Antonio Lopez, il Picasso dell’illustrazione di moda

A Lopez blog

Antonio Lopez negli anni ’70  

Vanity

“VANITY” omaggio di Beatrice Brandini 

Quando studiavo moda, un bel po’ di anni fa, ricordo che ammiravo in maniera smisurata un grandissimo illustratore, Antonio Lopez, sognando un giorno di avvicinarmi, anche lontanamente, al suo talento e alla sua magica mano.

Credo che dopo di lui nessuno lo abbia uguagliato, soprattutto nella capacità di testimoniare un epoca, gli anni Settanta e Ottanta, con i suoi schizzi o con le sue tavole.

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Campagne pubblicitarie per Missoni 1984

Ricordo che in quegli anni aveva lavorato per alcune campagne pubblicitarie di Missoni (immagini  magnifiche che avevo staccato dai giornali per adornare la mia cameretta), oltre a riempire le pagine di una rivista, edita da Conde Nast da un idea di Anna Piaggi, Vanity, vero esperimento di illustrazione visionaria della moda, vero oggetto di culto.

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Antonio Lopez per Vogue  1983 – Abito Oscar della Renta

Pigmalione di quelle modelle che hanno firmato un epoca, lasciando un segno di stile inconfondibile, come Pat Clevaland, Jerry Hall e Marisa Berenson. Oppure valorizzando donne, aumentando la loro popolarità, come Jessica Lange, Grace Jones e Tina Chow, donne dalla grande classe e personalità. Grande amico del fotografo Bill Cunningham; inseparabile dal suo collaboratore Juan Eugene Ramos, conosciuto al Fashion Institute of Technology (F.I.T.) di New York, dove entrambi studiavano. Da qui un amicizia e una lunghissima collaborazione artistica, coronata dal prestigioso riconoscimento delle lauree honoris causa, per i rispettivi successi, da parte del FIT.

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Liz Rivera, NYC, 1983                               Illustrazione su Vanity anni ’80

Nel 1964 l’incontro con il couturier Charles James determinò una lunga collaborazione, dando vita ad un nuovo linguaggio dell’illustrazione  di moda, essa non era più semplice “copia-ritratto”, ma anima, gli abiti diventavano sculture, veri protagonisti.

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Antonio Lopez, Vogue Tedesco, 1983

Successivamente si trasferì a Parigi dove incontra Karl Lagerfeld e dove esporta un po’ di quella cultura Pop e glamour americana.

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Antonio Lopez, Harper’s Bazaar Italia ,1973

Lungo la sua carriera ha usato i materiali più diversi, matite, penne, inchiostro, acquerello, polaroid, etc., sperimentando forme artistiche che andavano al di là della “semplice” illustrazione; ha creato gioelli e oggetti di design, allestito vetrine concettuali per lo Studio 54 e Fiorucci, ha riletto la grafica del magazine Interview, giornale ideato anche da Andy Warhol.

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Copertine Interview di quegli anni

In molti ne hanno compreso il talento e la grandezza, lavorò infatti per Vogue, Harpers’ Bazaar, Elle, Interview e per il New York Times, proprio quest’ultimo lo definì il più grande illustratore di moda al mondo. Artista presente nelle collezioni dei più grandi musei, dal Metropolitan al Louvre.

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Il marchio MAC ha reso omaggio a questo grande artista/illustratore con una collezione dedicata a tre celebri donne, le “Antonio’s Girls”, ovvero Pat Clevaland, Jerry Hall e Marisa Berenson, personalizzando il packaging di palette occhi, labbra, e di pochette, con i suoi  magnifici disegni, davvero irresistibili.

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Seventie’s di Beatrice Brandini

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New Seventie’s di Beatrice Brandini

Purtroppo sei passato come una cometa, la cui scia è stata troppo rapida, ma la luce che ha generato rimarrà per sempre, e per  sempre sarà luminosa.

Buona vita a tutti!

Beatrice

3 commenti su “Antonio Lopez, il Picasso dell’illustrazione di moda

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  2. Ho visto che Fendi (settembre 2021) ha dedicato la sua collezione ad Antonio Lopez. Allora sono andato a ricercare informazioni su questo illustratore, poiché non lo conoscevo (sono giovane ), e mi sono imbattuto sul tuo post. Intanto meravigliosi i tuoi disegni, ma più di tutto mi ha colpito il fatto che tu ne abbia parlato nel 2013, così sbirciando ho visto che tanti anni fa hai dedicato post a Walter Albini, Anna Piaggi, Iris Apfel…. e a tanti altri prima che ne parlassero tutti e diventassero “di moda”. Sei una pioniera , non dovresti stare nell’ombra.

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