Anna Piaggi, indimenticabile Signora della moda

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Anna Piaggi, foto A. de Moraes Barros

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“Omaggio ad Anna” di Beatrice Brandini

Oggi voglio parlare e ricordare un’altra magnifica figura femminile: Anna Piaggi, colei che ha contribuito a creare e comunicare il Made in Italy.

Non ci sono abbastanza aggettivi per descriverla, ci proverò parlando di creatività, eccentricità, personalità. intelligenza, senso dell’umorismo, coraggio, stile, irriverenza.

Nasce a Milano nel 1931, inizia a lavorare con Mondadori come traduttrice, per poi convergere, agli inizi degli anni Sessanta,  nel mondo della moda, diventando una giornalista.

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Anna Piaggi ad una sfilata negli anni Ottanta, gqitalia.it

Inizialmente è la responsabile moda del periodico Arianna (ne ho una collezione abbastanza vasta e devo dire che era una rivista davvero interessante e moderna, soprattutto se contestualizzata nel periodo in cui veniva pubblicata).

Nel 1962 si sposa con Alfa Castaldi, grande fotografo di moda che spesso collaborerà con lei (i sodalizi di amore e arte generano grandi cose!).

Negli anni Settanta arriva a Vogue. Dal 1981  al 1984 studia il progetto Vanity, ne è praticamente la mente, rivista eccezionalmente all’avanguardia (ho tutti i numeri!), in cui ci fa scoprire designer e artisti come Walter Albini, Antonio Lopez (ne parlerò più avanti, uno dei più grandi illustratori di tutti i tempi), Lorenzo Mattotti. Modelle come Grace Jones, Jerry Hall e Iman, e tutta la moda degli anni ’80, moda che da lì in avanti ci renderà, come italiani,  popolari in tutto il mondo.

Nel 1988, sempre su Vogue, inaugura la rubrica le “D.P.” doppie pagine, in cui individua e traccia in anticipo e con grande intelligenza, le tendenze; in quelle pagine ci sono infatti importanti riferimenti culturali, non è più solo moda, ma arte, teatro, storia del costume. Da sempre, ero stata, di Vogue, una fan potenziale, un terreno disponibile a raccogliere gli impensabili semi, il gloss, un certo naturale détachement da tutto quello che non fosse Vogue, da quelli che non fossero Vogue.” –  “Pensai a un succo di concetti, a un concentrato di immagini di stimoli visuali, a un vitaminico Vogue Juice. E, prima di tutto pensai alla radicale semplicità alla condizione naturale delle pagine distese, aperte. Due a due. Indivisibili. Doppie. D.P. doppie pagine. Di..Piaggi.”  Anna Piaggi

Alla fine degli anni Ottanta è opinionista prima di Panorama e poi dell’Espresso.

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Con Karl Lagerfeld, malesoulmakeup

In quegli anni Karl Lagerfeld le dedica un libro “Anna Chronique”. Nel libro la descrive così: “Anna inventa la moda. Nel vestirsi fa automaticamente quello che noi faremo domani”.

Nella vita privata colleziona di tutto, soprattutto abiti, viaggia (anche al fine di trovare l’oggetto “mancante”), e inventa il concetto del vintage prima che diventasse di moda.

Aveva un gusto così personale che stilisti e aziende la cercano come consulente, contendendosi i suoi consigli;  il “fashion system”  la decreta come musa. Anna è un occhio critico importante, anche “scomodo”, ma sempre diretto e pertinente.

Tom Ford Boutique Opening - MFW Menswear Spring/Summer 2009

Anna Piaggi, Repubblica.it

Con il passare degli anni la Piaggi cercherà, attraverso il suo abbigliamento, di comunicare concetti, idee. Le definirei delle “performance indossate”, ma nonostante l’abbinamento spesso azzardato, (amava le fantasie, il colore, i boa, il pitone, le velette e tutti i cappelli in genere), il risultato non era mai di cattivo gusto.

Anna Piaggi

Anna Piaggi, Vogue

Bill Cunnigham, il fotografo del “New York Times” disse che la Piaggi “lavorava con gli abiti come i pittori con i tubetti di colore, e tra un secolo forse non si ricorderanno alcune cose della moda commerciale, ma le persone vorranno sapere chi era quella donna”.

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Anna Piaggi, Repubblica.it

Con lei se ne va un personaggio geniale del mondo della moda, un personaggio che ha contribuito notevolmente a creare il made in Italy.

      

Anna interpretata da Beatrice Brandini

Arrivederci Anna, hai lasciato un segno indelebile anche tu, onore solo dei più grandi.

Buona vita a tutti!

Beatrice

14 commenti su “Anna Piaggi, indimenticabile Signora della moda

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