“Malandrina” di Beatrice Brandini
Locandina della mostra “Fino all’estremo”
A più di vent’anni di distanza dall’ultima mostra, torna a Bologna il genio di Andrea Pazienza.
“Paz” monografia di Andrea Pazienza
In mostra oltre 100 opere provenienti dagli archivi di persone a lui care, come il fratello, la sorella, la moglie. Ma ad arricchire questo straordinario viaggio, ci sono anche le belle foto di Enrico Scuro.
L’esposizione, presso Palazzo Albergati dal 7 Maggio al 26 settembre, ospiterà tavole realizzate con pennarelli, tempere, matite, acrilici. ecc.
Andrea Pazienza “Tutto Zanardi”
Il titolo della mostra, Fino all’estremo, è un omaggio alla prima stesura di quello che sarebbe diventato Gli ultimi giorni di Pompeo, forse il momento più alto dell’arte e della narrazione di Pazienza.
Andrea Pazienza è stato uno straordinario fumettista, disegnatore, illustratore e pittore, ma la cosa forse più importante è che ha rivoluzionato e caratterizzato in modo così estremo e personale il fumetto, tanto che dopo di lui non è stato più lo stesso.
Andrea Pazienza: Le straordinarie avventure di Pentothal
Di origini marchigiane, è Bologna che lo adotta e lo consacra, usandolo, probabilmente suo malgrado, come emblema della rivoluzione studentesca degli anni ’70 e della contestazione politica di quegli anni.
Locandina della mostra “Trent’anni senza”, 2018
Ma Pazienza era molto di più. Innanzitutto uno spirito ribelle, poco incline a regole e imposizioni (basti pensare che lascia l’università ad un esame dalla laurea). Con i suoi fumetti, straordinari, Pazienza ha provocato ma anche emozionato, inducendo il lettore ad una riflessione su temi come l’amore, la morte, la bellezza della vita. Forse è proprio per questo che alcuni suoi personaggi somigliano a delle “caricature”, e altri sono di una straordinaria bellezza, determinando uno stile, quello del grande Pazienza, che può essere drammatico, poetico o umoristico.
“Pompeo” Andrea Pazienza
Mio fratello lo ha sempre amato, ricordo che negli anni ottanta comprava Frigidaire, rivista pionieristica del fumetto d’autore e alquanto rivoluzionaria, che lo stesso Pazienza aveva fondato con il gruppo Cannibale e con Vincenzo Sparagna. In quella famosa testata comparve per la prima volta il personaggio di Zanardi. Io, che ero una bambina, trovavo molto bizzarre quelle copertine (non mi era concesso sfogliare la rivista). Poco più tardi ho capito quanto belle, vere e moderne, fossero quelle storie.
“Vignette” di Andrea Pazienza
La mostra si articola soprattutto su quelli che sono i pilastri dell’opera di Pazienza, ovvero Pentothal, Zanardi e Pompeo, ma è anche un viaggio nella vita dell’artista che proprio a Bologna visse i suoi anni più importanti, fra movimenti studenteschi, politica, passioni, amori e ARTE.
Zanardi di Andrea Pazienza
Nell’esposizione possiamo ammirare anche le molte copertine di dischi che Andrea Pazienza ha dedicato per esempio a Roberto Vecchioni (7 album), a Enzo Avitabile, alla PFM, ad Amedeo Minghi.
La moda negli anni di Andrea Pazienza, di Beatrice Brandini
N.B.: ma potrebbero andare ancora bene…
Fra le cose che ho letto in questi anni, voglio citare una sua personalissima (e molto vera), poesia: “È assurdo pensare di ritrovarsi un giorno colti, quando non si è letto un libro, o rispettati, se ci si è sempre comportati ingiustamente. Questi sono miracoli che non possono succedere, così come dal giallo con l’azzurro nascerà sempre il verde, non il rosa o il marrone: è verde. Verde matematico“.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Ah Zanardi che meraviglia! Grande Beatrice Brandini che ne hai ripercorso un po’ di storia. Vittorio
Great Andrea Pazienza!!!!
Pazienza era insieme a Liberatore il mio disegnatore preferito. Che ricordi di quei pazzi e selvaggi anni’80.
Andrò a Bologna a vedere la mostra.