Britt Ekland fotografata da David Bailey nel 1965
“Panther girl” di Beatrice Brandini
La stampa animalier (ricamo, applicazione, tessuti, pelliccia, ecc.) è una costante nella moda; fra gli stilisti c’è chi l’ha usata e continua a farlo come caratteristica del proprio stile e linguaggio estetico, per esempio Roberto Cavalli, e chi la utilizza seguendo un po’ il trend del momento, o semplicemente armonizzando la propria collezione con questa fantasia. Nelle donne c’è chi la ama e chi la odia, senza mezze misure. Personalmente credo che sia interessante, sicuramente non come “total look”, soprattutto se non sei più giovanissima, ma un pezzo animalier o un accessorio in quel mood, possono dare un impronta giusta e grintosa anche a chi non vuole rinunciare a classe ed eleganza (vedi Kate Moss, Alexa Chung o Giovanna Battaglia).
Quando l’animalier si porta con stile: Giovanna Battaglia e Corine Roitfeld
o come la divina Kate…
Gli esempi sottostanti dimostrano come la stampa animalier sia protagonista nella moda da molto tempo, e, se essa spesso è stata associata a volgarità, aggressività, al kitsch , le foto in questo post comprovano esattamente il contrario.
Lauren Bacall
Marisa Berenson fotografata da David Bailey
Twiggy su Vogue, 1970
Benedetta Barzini
Si può portare anche in maniera chic, del resto nelle collezioni degli ultimi anni gli stilisti hanno dimostrato di saperlo fare molto bene. E’ vero che le fantasie animalier (leopardo, pitone, coccodrillo, tigre o zebra ecc.), sono tutte texure forti e decisamente visibili, ma è anche vero che indossarle con un paio di jeans, o da sole come cappottino vintage, una grande borsa, una stola per un tocco glamour ad una abito da sera, può essere divertente, nonché, contrariamente a ciò che si pensa, molto elegante.
Alexa Chung
Marpessa, Olivia Palermo e Bianca Balti
Erté l’ha usata per illustrare la lettera L del suo creativo e magnifico alfabeto.
Lettera L di Erté
Jerry Hall
Vogue 1954
Vogue anni Cinquanta
Interpretazioni di stile animalier nelle sfilate e campagne pubblicitarie di alcune stagioni fa.
Roberto Cavalli: è nelle sue collezioni da sempre, amante dell’animal print, lo interpreta con grinta e sensualità
Anche Blumarine ama queste fantasie e le valorizza magistralmente con femminilità e romanticismo
Burberry Prorsum: eleganza British con quel giusto tocco di eccentricità, bellissimo risultato!
Dolce & Gabbana hanno spesso caratterizzato le loro collezioni con il texture animalier, interpretandolo in modo grintoso, glamour e sexy. L’abito lungo fotografato nel collage, dimostra che nonostante l’azzardato mix di stampe diverse, tutto si può fare se lo si fa con gusto.
Ermanno Scervino: grande classe, look bon ton dal sapore anni Cinquanta
Versace, Tom Ford e Simonetta Ravizza, tre stili differenti, tre modi di interpretare il maculato
In poche parole un tocco di maculato ci può sempre stare nel guardaroba, anche perché sembra piacere molto anche agli uomini, indistintamente da età e classe sociale.
Foto Patrick Demarchelier 2012
Naomi Campbell su Vogue Italia 1991, abito Azzedine Alaïa
Kate Moss fotografata da Steven Meisel
Nadja Auermann fotografata da Ellen von Unwerth
Liv Tyler fotografata da Ellen von Unwerth, 1996
Lara Stone fotografata da Mert & Marcus per Vogue US, 2010
Kate Moss fotografata da Patrick Demarchelier per Vogue UK, 2013
Naomi Campbell fotografata da Mert Alas & Marcus Piggot per la campagna Dolce & Gabbana Eyewear, 2011
Sasha Pivovarova su Vogue USA abito Yves Saint Laurent
Ho preparato dei mood board con abiti e accessori animalier, esprimendo questa fantasia in modo diverso. Ogni donna potrà scegliere ciò che le si addice di più, o diventare ogni volta una donna diversa.
Mood di Beatrice Brandini
Mood di Beatrice Brandini
Mood di Beatrice Brandini
Disegno di Carl Erikson per Vogue
Buona vita a tutti!
Beatrice