Azzedine Alaïa fotografato da Patrick Demarchelier
“Tereza” di Beatrice Brandini
A Roma, presso la Galleria Borghese (Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, fino al 25 Ottobre), le belle creazioni di Azzedine Alaïa dialogano insieme alle tele del Caravaggio e alle sculture del Bernini e del Canova, una cornice inconsueta e suggestiva per una mostra di moda…. pertanto un interessantissimo connubio fra Roma, l’ Arte e la Moda, aspetti e motivi validissimi per visitarla…
Scorci della mostra “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, presso la Galleria Borghese
Scorci della mostra “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, presso la Galleria Borghese
Scorci della mostra “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, presso la Galleria Borghese
Scorci della mostra “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, presso la Galleria Borghese
Azzedine Alaïa è uno di quegli artisti che se avesse dovuto essere famoso per il suo talento sarebbe stato uno dei più grandi, ma poiché la vita non è sempre meritocratica come dovrebbe essere, Alaïa è di fatto un personaggio stimatissimo fra gli addetti ai lavori, fra le sue bellissime e facoltose clienti, ma non popolarissimo al grande pubblico, almeno non quanto altri, sicuramente meno talentuosi di lui.
Azzedine Alaïa con Elle McPherson fotografati da Gilles Bensimon (curiosità: l’abito nella foto è quello da sposa per il suo matrimonio con l’autore della foto!)
Scorci della mostra “Couture – Sculpture. Azzedine Alaïa in the history of fashion”, presso la Galleria Borghese
Stilista franco tunisino da sempre innamorato delle donne e del loro corpo, ha cercato, nella sua interessantissima e coerente carriera, di valorizzarlo con creazioni sensuali ma mai volgari, avvolgendolo con seduzione e incanto.
Azzedine Alaïa nel backstage di una sfilata con Linda Evangelista
Azzedine Alaïa con Yasmin Ghaury fotografati da Patrick Demarchelier
Ispirato da Balenciaga e da Dior, inizia lavorando per Guy Laroche dove apprende la tecnica e impara la sartorialità, in poche parole come si costruisce un abito, alleato prezioso di un bravo stilista, nonché peculiarità della sua moda e produzione. Erede di quella tradizione di sarti “costruttori”, proprio come Balenciaga e Dior oppure , in Italia, come Capucci.
Naomi Campbell fotografata da Peter Lindbergh, 1991
Ha vestito Madonna, Tina Turner, Grace Jones, tutte le magnifiche top models degli anni novanta, perfino la divina Greta Garbo ….
Collezione Alaïa, foto di Jean – Baptiste Mondino, 1997
Amante della pelle e di una maglia in Jersey elasticizzato che trasformò in un tessuto prezioso e unico (pizzo? plisset?…), lo fece in un modo così innovativo da trasformare abiti in jersey in esercizi di couture. Con uno dei primi guadagni mi sono comprata un abitino di quella magica maglina e ricordo che indossandolo mi sentivo una “dea”…
“Halima” di Beatrice Brandini
Alaïa vintage dress
Particolare Alaïa vintage dress
Quindi è proprio il materiale, in questo caso il tessuto (come il marmo per lo scultore e l’arte stessa), il perno fondamentale nella moda di Alaïa.
Vintage Alaïa dresses di Beatrice Brandini
Sono felice che Roma gli abbia reso omaggio soprattutto in una cornice come quella della Galleria Borghese, è il luogo giusto per un talento come quello di Azzedine. Sono sicura che anche Caravaggio avrebbe apprezzato…
Buona vita a tutti!
Beatrice