Steven Meisel Calendario Pirelli 2015, Raquel Zimmerman
“Curve pericolose” di Beatrice Brandini
In Milano, a Palazzo Reale, c’è una bellissima mostra dedicata al Calendario Pirelli, “Forma e Desiderio”. La storia del calendario più famoso al mondo, oggetto di culto e di collezione, un viaggio lungo 50 anni (la prima edizione fu presentata nel 1964), testimonianza dell’evoluzione del corpo femminile, del gusto e soprattutto del costume e della società, attraverso 200 scatti. Donne bellissime protagoniste di immagini da sogno.
Harry Peccinotti, calendario Pirelli 1968 Brian Duffy, Calendario Pirelli 1973
Harry Peccinotti, Calendario Pirelli edizione 1969
“The Call”, è così che ormai si chiama questo oggetto che solo pochi destinatari, famosi e potenti di tutto il mondo, avranno il piacere di sfogliare, è diventato negli anni un fenomeno di costume. L’ambizione ad essere protagonista di queste pagine (le modelle) si accompagna alla scelta di fotografi, artisti e autori contemporanei, fra i più famosi e i più richiesti al mondo. Negli anni infatti si sono succeduti personaggi come Richard Avedon, Peter Lindbergh, Bruce Weber, Peter Beard, Patrick Demarchelier, Annie Leibovitz fino a Steve McCurry (si il famosissimo fotoreporter).
Hans Feurer, Calendario Pirelli edizione 1974
Il calendario Pirelli è diventato negli anni uno strumento per capire l’evoluzione del gusto a livello globale; attraverso la scelta di tipologie femminili, location, temi… si scopre come è cambiata l’immagine della donna, del nudo, dell’erotismo e della seduzione, della moda. Nonché la forza e la capacità di una delle campagne di comunicazione più forti degli ultimi cinquant’anni.
Herb Ritts, Calendario Pirelli 1994 Kate Moss
Peter Lindbergh, Calendario Pirelli 1996, Carré Otis
Mario Testino, Calendario Pirelli 2001 Karen Elson e Gisele Bundchen
Steven Meisel, che firma l’edizione del 2015, ha introdotto una novità importante, ovvero la presenza di una modella curvy, sfatando un po’ l’immagine di perfezione patinata a cui siamo stati piacevolmente abituati, nobilitando forme e “abbondanza”, rendendole sexy.
Steven Meisel, Calendario Pirelli 2015, Anna Ewers e Gigi Hadid
Steven Meisel, Calendario Pirelli 2015 backstage, Candice Huffine
Non so dire quale edizione sia stata più bella, certamente è difficile sceglierne una perché ogni autore ha cercato di dare un tocco personale, rendendo il viaggio lungo un anno sensazionale e unico. Evocativo (Mert e Piggot) o seduttivo (Terry Richarson) , esotico (Peter Beard) o contemporaneo (Mc Curry), classico (Arthur Elgort) o moderno (Richard Evedon), accademico (Annie Leibovitz) o astratto (Nick Knight), patinato (Mario Testino) o giocoso (Bruce Weber)…., con un livello talmente alto che qualsiasi annata, a prescindere dal proprio gusto personale, sarebbe sempre la migliore.
Patrick Demarchelier, Calendario Pirelli 2005, Adriana Lima
Mert Alas and Marcus Piggott, Calendario Pirelli 2006, Kate Moss e Natalia Vodianova
Patrick Demarchelier, Calendario Pirelli 2008
Peter Beard, Calendario Pirelli 2009 Rianne Ten Haken e Lara Stone
Terry Richardson, Calendario Pirelli 2010 Marloes Horst
Sono una cultrice della bellezza, soprattutto di quella femminile, ritengo infatti che essa sia uno stimolo per le donne (e non un invidia come erroneamente a volte si addita o si verifica), con il passare degli anni poi, quando oramai la “competizione” è persa, un modo di vedere delle immagini bellissime che ti rasserenano, allo stesso modo di un’opera d’arte, di un tramonto, di un mare in tempesta e infinito.
Presentazione Calendario Pirelli edizione 2015
Immagini della mostra “Forma e Desiderio” a Palazzo Reale, Milano
Mi auguro che Pirelli continui a sponsorizzare questi scatti perfetti (anche quando non lo sono in senso “classico”) ancora per decenni, perché “The Call” è proprio un bellissimo regalo per tutti.
Buona vita a tutti!
Beatrice