“Leather” mood di Beatrice Brandini

La fashion week di Milano, appena conclusa, ha rivelato un grande desiderio di ripresa. Moltissimi infatti sono stati gli eventi, le presentazioni, gli appuntamenti in presenza e, naturalmente, le sfilate.

Carlo Capasa ha dichiarato: “A dispetto dell’incertezza che ancora aleggia nell’aria, e delle reali difficoltà del momento, siamo estremamente orgogliosi di presentare un calendario ricco di progetti ed eventi che confermano il ruolo chiave di Milano tra le capitali della moda mondiale”.

67 sfilate, 59 fisiche e 8 digitali, fra cui il ritorno a Milano di Gucci, dopo che il suo direttore creativo, Alessandro Michele, aveva portato la collezione Gucci Love Parade a Los Angels. Il cambiamento del direttore creativo da Bottega Veneta, Danile Lee che lascia il testimone a Matthieu Blazy.

Qualche assenza, molte conferme e anche alcune novità, per esempio Il grande ritorno di Ennio Capasa con il suo interessante progetto Capasa Milano;  il debutto di Marco Rambaldi; Trussardi, che attraverso la direzione creativa di Benjamin A. Huseby e Serhat Isik , rivisita il proprio logo, reinterpretano il levriero, tanto amato dal suo fondatore Nicola Trussardi.

Qui ho evidenziato quelli che ho ritenuto essere i trends più forti per il prossimo Autunno Inverno 2022/23.

Mood “Oversize” di Beatrice Brandini

OVER OVER SIZE Volumi giganteschi, proporzioni esagerate, ma questa volta non solo presentati da designer avant-garde, ma anche da maison “classiche” in cui reinterpretano il tailleur con la giacca dalle spalle di tre tagli più grandi. Non per tutte ma divertente.

Mood “Fur” di Beatrice Brandini

CRAZY FUR Pellicce dappertutto, sempre ecologiche, ma molto molto creative. Colorate, trattate, esagerate. A volte anche classiche ma dai volumi importanti. Se sarà freddo sapremo come riscaldarci!

Mood “Bon Ton” di Beatrice Brandini

BON TON Un ritorno all’eleganza formale e un pò retrò, con il punto vita evidenziato, con gonne al ginocchio o a godet, con accessori come guanti e piccole pochette. Molti tailleur . Per questo mood strepitosa la collezione di Fendi.

Mood “Velvet” di Beatrice Brandini

VELVET È il tessuto che ho ritrovato spesso nelle passerelle, ed è un piacere rivederlo, poiché è un velluto liscio, fluido ed elegante. I colori sono scuri, come il blu Prussia o il nero per risaltarne la lucentezza, ma anche presentato in colori un pò psichedelici come il rosa flou o lo smeraldo. Sta bene a tutte perché è misterioso e ti fa sentire un pò eroina alla Mata Hari.

Mood “Check” di Beatrice Brandini

CHECK I quadri presentati in mille modi e in tutte le salse. Scozzese ma non solo, infatti anche tweed con righe, Principe di Galles, pied-de-poule… spesso interpretati in modo ironico e un pò stravagante, anche perché mescolati ad altri tessuti operati o stampati con un pattern che ricorda un pò le carte da parati. 

Mood “Leather” di Beatrice Brandini

LEATHER Tantissima pelle, soprattutto nera e un pò dark. Le proporzioni sono ampie così come i volumi. Mood anni ottanta, e, a differenza di alcune stagioni fa, non è lavorata o intarsiata, ma pelle “cruda” liscia e rigida, nera. Unica eccezione da Dolce & Gabbana in cui è un cyber coccodrillo, molto bella scenografica.

Ho visto anche molto altro, come l’intramontabile animalier, la maglia, il denim…

Voglio solo sottolineare la scelta di Giorgio Armani di sfilare in silenzio in rispetto della popolazione ucraina che in questi giorni sta vivendo la sua tragedia. Nessuno si aspettava un epilogo del genere, nessuno capisce perché, dopo questi ultimi due anni di pandemia, l’avidità umana e l’odio potessero manifestarsi nuovamente con tanta violenza. 

Spero di cuore che arrivino tantissimi ordini e che la moda, soprattutto quella  italiana fatta meglio che ovunque,  torni protagonista nelle vetrine di tutte le più grandi metropoli del mondo.

Buona vita a tutti!

Beatrice