Gucci Flying Jacket, in the shop window
“Flying Jacket” di Beatrice Brandini
Originariamente creata per i piloti, la Flying Jacket è uno di quegli indumenti che ciclicamente ritornano di moda, rivisitati e corretti o esattamente fedeli agli originali, non conta molto, poiché la matrice è sempre la stessa. Molte sono le versioni viste in passerella, tutte estremamente cool.
Paul Newman, indossa una Flying jacket in versione pelle
Steve McQueen in “The Hunter”, 1980
Dior Homme, classicamente chic. F / W 2015 – 16
Moncler versione hawaiana. F / W 2015 – 16
Coach, quasi come l’originale. F / W 2015 – 16
Un giubbotto nato in sostituzione delle ingombranti giacche lunghe e di pelle usate dai piloti statunitensi. Per cui, come spesso è accaduto per i pezzi (o fogge) più importanti che hanno fatto la storia del costume (penso ai jeans, al bikini, alla tuta), il loro debutto e utilizzo non si deve ad un fatto estetico, ma ad una ragione puramente funzionale. Poi la moda e la strada hanno fatto il resto.
Comme des Garçon , cromaticamente asimmetrica. F / W 2015 – 16
Y 3 Yohji Yamamoto, bright blue. F / W 2015 – 16
Y 3 Yohji Yamamoto, new camouflage. F / W 2015 – 16
Yves Saint Laurent, Rockabilly. F / W 2015 – 16
Louis Vuitton, aviation version. S / S 2015
Il Flying jacket o bomber è stato anche un capo icona per subculture come gli skinheads (anni 70/80) , i rapper del hip hop (2000) o di generazioni meno arrabbiate e più romantiche, come quelle innamorate di Tom Cruise in Top Gun.
Dries Van Noten. China version. F / W 2015 – 16
J. W. Anderson, striped. F / W 2015 – 16
Yves Saint Laurent, baseball version, F / W 2014
Io ne avevo uno, moltissimi anni fa, era quello verde militare di nylon lucido. Ricordo di averlo amato tantissimo e di averlo indossato per anni. Adesso che è tornato prepotentemente alla ribalta è bello vederlo sulle passerelle, soprattutto maschili, in una versione “deluxe”.
Kanye West
Beyoncé
Pharrell Williams
Jourdan Glum
Il mondo dello sport-leisure ha fatto del bomber uno dei modelli più importanti, sia in termine di stile che di vendite, è infatti duttile, si presta ad un utilizzo quotidiano, come divisa degli adolescenti, per i papà con lo scooter, per le donne più “sportive”; in alcuni casi può essere indossato anche “by night”, basta sceglierlo di buona fattura e di un marchio meno tecnico. Quando lavoravo in Puma l’ho sviluppato per anni, senza assoluta presunzione penso di averlo anche leggermente trasformato, sdoganandolo dal mondo sportivo. Con il cappuccio e eco pelliccia , con le costine rigate, in felpa, per le donne con le righe lurex, ecc. i disegni qui in basso sono solo una piccolissima testimonianza dei tanti modelli da me realizzati.
Flying Jacket, FELPA. Puma linea leisure Fall/Winter 2003
Flying Jacket Nylon e Canvas. Puma per Team Italia (F.I.G.C.), Mondiali 2006
Bomber Flying Jacket NYLON SATIN. Puma, linea leisure Fall/Winter 2007
La Flying Jacket non tramonterà mai, peccato non averla conservata per figli o nipoti, credo che ne sarebbero stati entusiasti.
Flying Jacket di Beatrice Brandini
Buona vita a tutti!
Beatrice
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