“Maestà Tradita” opera di Gaetano Pesce, Piazza S. Maria Novella, Firenze. Foto Angelo
“Joker Girl” di Beatrice Brandini
Quarantotto anni fa Gaetano Pesce realizzò una poltrona, la magnifica UP, simbolo della donna prigioniera dei pregiudizi e del ruolo secondario a lei destinato nella società (la palla puff, legata con la catena alla poltrona, monito alla schiavitù femminile). Temi terribilmente attuali, presenti nelle ormai efferate cronache quotidiane.
Poltrona UP di Gaetano Pesce
Poltrone UP di Gaetano Pesce, esposizione Museo del Novecento “Maestà Tradita”
Poltrona UP di Gaetano Pesce
Poltrona UP di Gaetano Pesce
Era tanto che volevo dedicare un pezzo a questo grandissimo architetto – designer, una recente mostra a Firenze mi ha dato lo spunto per farlo.
“Senza Fine Unica” poltrona di Gaetano Pesce per Meritalia
L’esposizione “Maestà Tradita”, ora a Milano per la Design Week, ci proietta nel mondo di quest’importante artista, con la sua poetica colorata, morbida, avvolgente, flessuosa…, aggettivi femminili per descrivere un designer da sempre vicino alle donne e alla loro sensibilità.
Opera di Gaetano Pesce presso l’esposizione “Maestà Tradita”, Museo del Novecento di Firenze. Pesce da voce ai corpi delle donne di tutto il mondo con la realizzazione della celebre poltrona UP in versione gigante, “rivestita” da decine di abiti femminili.
“Maestà tradita”, 2016 e “Donna con abito in tessuto rosso”, 2015 opere di Gaetano Pesce nell’esposizione “Maestà Tradita” presso il Museo del Novecento di Firenze
“UP di stracci” 2016 matita e acquerello, disegno di Gaetano Pesce nell’esposizione “Maestà Tradita” presso il Museo del Novecento di Firenze
Lavori di Gaetano Pesce nell’esposizione “Maestà Tradita” presso il Museo del Novecento di Firenze
“Maestà Tradita” di Gaetano Pesce presso il Museo del Novecento di Firenze
Lavori di Gaetano Pesce nell’esposizione “Maestà Tradita” presso il Museo del Novecento di Firenze
“Sofà New York” di Gaetano Pesce per Cassina
Chi mi conosce (e l’ho ribadito frequentemente nel mio blog) sa quanto ami l’arte ludica e “leggera”, opere d’arte e oggetti che pur custodendo un messaggio spesso molto più profondo di quello che appare, rendono più allegre le nostre case, il nostro vivere quotidiano. Gaetano Pesce, con la sua poliedrica attività che spazia dall’architettura, al design, dalla moda al teatro, dal cinema alle proposte abitative, ha sicuramente arricchito il mondo con le sue belle e stupefacenti invenzioni.
Divano “La Fiorita” di Gaetano Pesce per Meritalia
Divano “Il Giullare” di Gaetano Pesce per Meritalia
Divano “La Michetta” di Gaetano Pesce per Meritalia (credits Meritalia www.meritalia.it)
Nato a La Spezia, si forma come architetto a Venezia, insieme a figure (ma sarebbe più corretto chiamarle personalità), come Carlo Scarpa, Ernest Nathan ecc. aderendo al GruppoN, uno dei primi collettivi d’architettura che considerava fondamentale far coesistere architettura, pittura, scultura e progetto industriale.
Pescetrullo, Carovigno, (Brindisi). Progetto abitativo di Gaetano Pesce in collaborazione con Gabriele Pimpini e Cosimo Cardone
Progetto di Gaetano Pesce per Melissa
Gaetano Pesce ha sempre cercato di esprimersi sperimentando, facendolo attraverso nuovi materiali, nuove forme o nuovi mezzi espressivi (talmente inconsueti come luce o il movimento), diventando uno straordinario interprete della cultura contemporanea. Ma non solo, fin dall’inizio si è sempre fatto promotore del “diritto all’incoerenza dell’artista”, espressione di libertà, cambiamento e diversità. Capite bene come Pesce sia un artista incredibilmente moderno e quanto bisogno ci sia di teste come la sua in questo mondo.
“Maestà Tradita” opera di Gaetano Pesce, Piazza S. Maria Novella Firenze
Altri scorci di “Maestà Tradita” opera di Gaetano Pesce, Piazza S. Maria Novella Firenze
Il banner della mostra in cui si riflette la splendida facciata della chiesa di Santa Maria Novella
Pesce ha partecipato a memorabili mostre come quella del MoMA “Italy: The New Domestic Landscape” del 1972. Ha ideato progetti pubblici e privati negli Stati Uniti, in Europa, America Latina e Asia. Le sue opere sono presenti nei maggiori musei del mondo, come il MoMA e il Met di New York, il Victoria and Albert di Londra, il Centre George Pompidou di Parigi, il Vitra Museum in Germania… Ha insegnato presso Istituti di architettura a Strasburgo, in Francia, a Pittsburgh, al Politecnico di Hong Kong, alla Domus Academy di Milano, a New York e a São Paulo. Che fortuna quegli studenti che lo hanno avuto come docente.
“Policroma” di Beatrice Brandini
Gaetano Pesce’s mood di Beatrice Brandini
Gaetano Pesce
Grazie Gaetano Pesce, grazie per la tua creatività, grazie per la tua ricerca, grazie per la tua ribellione, grazie per il tuo occhio sensibile e attento nei confronti delle donne, grazie per considerare l’essere umano il centro del tuo lavoro (e non viceversa), grazie per aver democratizzato l’arte, considerandola un prodotto al servizio del nostro tempo.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Bello!