“Invisible Woman” di Beatrice Brandini
Ingresso GAMC
A Viareggio, una delle città balneari più piacevoli e famose anche grazie a illustri ospiti che nel tempo vi hanno villeggiato (fra i tanti Eleonora Duse, Giacomo Puccini, Guglielmo Marconi, Thomas Mann, Paul Klee…) , c’è un bellissimo museo- galleria, la GAMC (Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Lorenzo Viani), in cui quindici sale, suddivise per tema e periodo storico, raccolgono più di trecento opere di incredibile importanza.
La cosa che mi ha stupito di più è stata quella di trovarmi davanti a così tanta bella arte senza che ne fossi “preparata”. Mi spiego, sapevo delle splendide raccolte Lucarelli e Pieraccini, del museo Viani, ma non potevo immaginare di assistere alla visione di tanti e così importanti capolavori. Quindi, dopo lo stupore, mi è sopraggiunto un po’ di “rammarico”… Perché questo museo nel centro città non è pubblicizzato come meriterebbe? Perché all’estero un’opera importante ha tutta una sala dedicata e talvolta è l’unica cosa per cui valeva la pena fare migliaia di chilometri? Perchè sono più bravi? Io non credo…. Non è una critica al GAMC, il cui museo, allestimento, personale, sede, organizzazione… meritano solo lodi, ma all’Italia che non valorizza il proprio patrimonio, soprattutto artistico, non investe in cultura (le opere sono quasi tutte donate da generosi e illuminati filantropi) e un po’ a noi italiani che siamo troppo esterofili e un po’ provinciali…
Giulio Turcato (Donazione Pieraccini)
Giuseppe Capogrossi (Donazione Pieraccini)
Antonio Sanfilippo (Donazione Pieraccini)
Giuseppe Capogrossi (Donazione Pieraccini)
Ma tornando al museo, che è la cosa più importante, si può sottolineare come l’esposizione, appena rinnovata, tenda a diffondere l’arte e a mettere a confronto le diverse generazioni d’artista.
Giuseppe Capogrossi (Donazione Pieraccini)
Luigi Boille (Donazione Pieraccini)
Giuseppe Santomaso (Donazione Pieraccini)
C’è una raccolta ed esposizione di arte GESTUALE e SEGNICA, con opere di Hans Hartung, Giuseppe Capogrossi, Achille Perilli, Scanavino…. Una parte dedicata all’arte INFORMALE, con Dubuffet, Emilio Vedova, Tancredi… L’ ASTRATTO con Piero Dorazio, Afro, Veronesi… LA NEOFIGURAZIONE con Karel Appel, Enrico Baj, Valerio Adami.. Ovvero quelle correnti che hanno caratterizzato il Novecento trasformandolo in uno dei secoli più stimolanti e creativi, in cui grandissimi artisti attraverso ricerche, trasformazioni e progetti, hanno gettato le basi dell’arte moderna, ma potremmo dire della “modernità”.
Emilio Scanavino (Donazione Pieraccini)
Mario Ceroli (Donazione Pieraccini)
Victor Vasarely (Donazione Pieraccini)
Piero Dorazio (Donazione Pieraccini)
Scorcio sale di opere Donazione Lucarelli
Felice Casorati (Donazione Lucarelli)
Gianni Dova (Donazione Lucarelli)
Mario Sironi (Donazione Lucarelli)
All’interno del museo GAMC si trova anche la collezione Viani, le stanze a lui dedicate valgono da sole il prezzo dell’ingresso. Sono opere monumentali, magnifiche, suggestive, drammatiche. Quest’artista, immediatamente riconoscibile e diverso da tutti, fu capace di fondere antico e moderno, ma soprattutto riuscì, come pochi altri, ad esprimere il dolore, dando voce agli ultimi. Viareggio, con la sua darsena, sono la cornice ideale dei suoi capolavori. Miseria, solitudine, dolore, sono i soggetti preferiti dell’artista, una testimonianza e una denuncia per chi nella vita ebbe davvero poca fortuna.
Scorcio delle sale della Collezione Viani
Opere di Lorenzo Viani
Opere di Lorenzo Viani
Scorcio della sala con opere monumentali di Lorenzo Viani
Lorenzo Viani “Lavoratori del marmo”
Lorenzo Viani
Lorenzo Viani “Lavoratori del porto e partenza del marinaio”
Lorenzo Viani “Benedizione dei morti nel mare”
Lorenzo Viani
Lorenzo Viani
Lorenzo Viani
Lorenzo Viani
Infine all’interno della GAMC c’è una bellissima mostra, (visibile fino al 22 Gennaio) curata da Alessandra Belluomini Pucci: “LO SGUARDO E LA PAROLA”, opere della Collezione Premio Viareggio 1974/1993”. Il premio Viareggio nacque nel 1929 grazie a Leonida Rèpaci, Alberto Colantuoni, Primo Conti, Carlo Salsa, i quali, in un’assolata giornata estiva, lo crearono per superare l’indifferenza a cui spesso erano sottoposti alcuni interessanti libri, un modo per scuotere le coscienze, o alla peggio, fare una meritata pubblicità a piccoli ma ignorati capolavori. In questo premio, Arte e Letteratura diventarono inscindibili, le opere d’arte rappresentarono fin da subito un modo per finanziare la manifestazione, o il premio stesso, sostituendo quello in denaro. Artisti come Guttuso, Greco, Manzù, Viani… accolsero entusiasticamente l’invito.
La mostra offre un significativo momento della storia del Premio Viareggio, sottolineando la fattiva commistione fra arte e letteratura. Queste le parole del Presidente Leonida Rèpaci: nel 1975 “Evviva il Premio Viareggio ora e sempre…, noi lo vediamo a tal punto identificato con la città che è difficile pensare all’una senza sottolineare l’altro. In questa Versilia che, oltre all’incanto naturale, conserva gelosamente alte tradizioni di cultura, Il Viareggio è una cima delle Apuane fatta di libri invece che di marmi. Del resto se il libro fa storia diventa marmo anch’esso”.
Tony Munzlinger Collezione Premio Viareggio
Moses Levy Collezione Premio Viareggio
Ugo Attardi Collezione Premio Viareggio
Alberto Sughi Collezione Premio Viareggio
Mino Maccari Collezione Premio Viareggio
Enrico Baj Collezione Premio Viareggio
Sergio Vacchi Collezione Premio Viareggio
Renato Guttuso Collezione Premio Viareggio
Emilio Greco Collezione Premio Viareggio
Enrico Baj
Scorcio delle sale dedicate al Premio Viareggio
Alcuni storici manifesti di mostre durante il Premio Viareggio
Alcuni storici manifesti di mostre durante il Premio Viareggio
Alcuni storici manifesti di mostre durante il Premio Viareggio
Rinnovo il mio entusiasmo nei confronti di questo museo, consigliando a tutti gli amanti dell’arte, ma anche solo a vivaci curiosi, di visitarlo. E’ davvero una bellissima passeggiata con l’arte.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Molto bello e competente il “reportage”sul GAMC, completato dalle foto delle opere più significative.
Condivisibile l’amarezza per una galleria d’arte di livello internazionale così poco conosciuta e valorizzata
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