Helen Frankenthaler Solar Imp. 1995 New York, Helen Frankenthaler Foundation
Helen 2.0 di Beatrice Brandini
Da domani, Palazzo Strozzi, celebra Helen Frankenthaler con la più completa mostra mai realizzata in Italia, l’artista visionaria del Novecento che ha infranto le regole della pittura, in dialogo con opere di Jackson Pollock, Robert Motherwell e Mark Rothko.
Helen Frankenthaler Moveable Blue, 1973. New York, Helen Frankenthaler Foundation
Helen Frankenthaler Fiesta, 1973 e Untitled, 1973
L’esposizione, che sarà aperta fino al 26 gennaio 2025, offre un straordinario viaggio tra maestose tele, opere su carta e sculture provenienti dalla Helen Frankenthaler Foundation e da celebri musei internazionali come il Metropolitan Museum of Art di new York e la Tete Modern di Londra. Una carriera, quella di Helen Frankenthaler, protagonista per oltre sei decenni, trasformando il panorama della pittura astratta con una visione, e tecnica, assolutamente innovativa.
Jackson Pollock Number 14, 1951
La mostra organizzata dalla Fondazione Palazzo Strozzi in collaborazione con la Helen Frankenthaler Foundation e curata da Douglas Dreishpoon, Direttore dell’Helen Frankenthaler Catalogue Raisonné, si struttura con opere che cronologicamente vanno dagli anni Cinquanta al Duemila.
Uno scorcio della mostra Helen Frankenthaler Dipingere senza regole
Helen Frankenthaler Open Wall, 1953
Artista importante, Helen Frankenthaler (1928-2011), che svolge un ruolo fondamentale nel passaggio dall’Espressionismo astratto al Color Field painting, sfidando i costumi e le regole, e ampliando i confini dell’arte “tradizionale” alla ricerca di una nuova libertà espressiva. Nota anche per la tecnica soak-stain, ovvero l’utilizzo della vernice diluita e distesa orizzontalmente sulle tele, per ottenere un effetto simile a quello dell’acquerello anche se si utilizza colori a olio. La vernice si espande, si mescola con altri colori, tanto da ottenere interazioni cromatiche uniche.
Helen Frankenthaler The Human Edge, 1967 e Tutti-Frutti, 1966
Uno scorcio della mostra Helen Frankenthaler Dipingere senza regole. Sullo sfondo opera di David Smith Untitled, 1964
Helen Frankenthaler. Dipingere senza regole è un’esposizione significativa che valorizza una grande artista, protagonista della seconda metà del Novecento, vicina a figure importanti dell’arte americana con cui, in alcuni casi non solo collaborerà, ma ne diventerà anche collezionista.
Helen Frankenthaler è stata soprattutto una personalità forte che ha sempre cercato di sfidare i limiti, non solo artistici ma anche convenzionali, proponendo una pittura di forme e di colore, aprendo, di fatto, opportunità inedite alla pittura astratta.
Morris Louis Aleph Series V, 1960
Mark Rothko Untitled, 1964
Uno scorcio della mostra Helen Frankenthaler Dipingere senza regole. Sullo sfondo Yard, 1972 e Madrid, 1984
La mostra a Palazzo Strozzi è anche uno stimolante confronto tra i lavori dell’artista americana con autori a lei contemporanei come Morris Louis, Mark Rothko, David Smith a molti altri. Un’occasione imperdibile per vedere questi indiscussi capolavori. Infine, una serie di foto e corrispondenze, permette al visitatore di scoprire e conoscere anche la vita personale di quest’incredibile artista.
Helen Frankenthaler Star Gazing, 1989
Uno scorcio della mostra Helen Frankenthaler Dipingere senza regole
“Il progetto permetterà di scoprire l’arte libera e non convenzionale di un’artista che ha segnato la storia della pittura e la figura della donna nel mondo dell’arte”, Arturo Galansino, Presidente della Fondazione Palazzo Strozzi.
La facciata di Palazzo Strozzi, sede della mostra Helen Frankenthaler Dipingere senza regole
È importante celebrare Helen Frankenthaler, artista non così “popolare”, soprattutto a causa del fatto che fosse donna, cliché arcaico e sminuente sulle donne artiste, che talvolta, ancora oggi, ritroviamo non solo nel mondo dell’arte.
Buona vita a tutti!
Beatrice