Film “Il Giardino dei Finzi Contini” di Vittorio De Sica
“Micol” di Beatrice Brandini
Il Giardino dei Finzi Contini è uno dei film più belli che ho visto da piccola. Tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Bassani, il film fu diretto da Vittorio De Sica nel 1970 e vinse l’Oscar come miglior film straniero, vinse anche l’Orso d’Oro a Berlino, il David di Donatello in Italia, il premio BAFTA in Inghilterra. Il film narra la storia della borghese famiglia ebrea Finzi Contini, nello sfondo di una della pagine più brutte del recente Novecento, le persecuzioni razziali e le conseguenti deportazioni nei campi di concentramento.
Tuttavia il film è anche manifesto di una gioventù colta, curiosa e raffinata, incarnata soprattutto dalla bellissima protagonista Micol Finzi Contini, l’indimenticabile Dominique Sanda.
Fotogrammi dal film di Vittorio De Sica “Il Giardino dei Finzi Contini”
Fotogrammi dal film di Vittorio De Sica “Il Giardino dei Finzi-Contini”
Fotogrammi dal film di Vittorio De Sica “Il Giardino dei Finzi-Contini”
Fotogrammi dal film di Vittorio De Sica “Il Giardino dei Finzi-Contini”
Sebbene questo non sia il “luogo” adatto a manifestazioni di sdegno (altrimenti sarebbero quotidiane), credo che il film sia stato tanto premiato per la fotografia, la colonna sonora, le interpretazioni dei vari attori (da Capolicchio a Helmut Berger), ma anche e soprattutto per la sua storia. Quello smarrimento e quell’incredulità (è così che ci si sente vedendolo o leggendo lo splendido romanzo) di come in un breve arco temporale, la felicità e spensieratezza lasci il posto alla paura, al terrore e alla morte. Emozioni e sentimenti perfettamente raccontati da Bassani, e poi splendidamente tradotti da De Sica
Vittorio De Sica
De Sica fu bravissimo, capace di dirigere gli attori in maniera straordinaria, per le poetiche immagini, per l’ambientazione (una bellissima villa, Villa Litta Bolognini, in Brianza), ma soprattutto fu grande a rendere l’angoscia della tragedia che si stava per compiere.
Alcuni esempi di “Tennis Style” per la Primavera/Estate 2015
Alcuni esempi di “Tennis Style” per la Primavera/Estate 2015
Il film è da sempre anche sinonimo di eleganza, quella senza tempo che caratterizza la vera borghesia. La moda ha spesso (continuerà a farlo) attinto dai suoi fotogrammi, da quelle immagini in cui Micol (Dominique Sanda), Giampiero (Fabio Testi), Alberto (Helmut Berger), indossano immacolati completi da tennis bianchi, con i maglioni a trecce dai profondi scolli a v, o da quegli abitini bon ton, la quintessenza della grazia e raffinatezza, senza orpelli, la più difficile.
Foto di David Burton
Campagna pubblicitaria Ralph Lauren
Jean Paul Gaultier per Hermès
Immagine vintage da Vogue
E’ bello sapere che il film è stato da poco restaurato (grazie all’azienda Anthony Morato), un patrimonio che non si perderà; potranno conoscerlo ed ammirarlo le nuove generazioni, mentre appassionati cinefili e cineasti rivederlo, ma soprattutto sarà un occasione per non dimenticare.
Tennis style di Beatrice Brandini
Tennis style di Beatrice Brandini
Tennis style di Beatrice Brandini
Per me uno dei segreti della vita è proprio quello di imparare dal passato per migliorare il presente, soprattutto per non ripetere gli stessi errori.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Bellissimo tutto. L’argomento, le foto, l’accostamento con la moda tennis, ma e soprattutto, i suoi disegni. Anna