Manifesto della mostra J.P. Gaultier a Parigi
“Mannequins Gaultier” di Beatrice Brandini
Jean Paul Gaultier è uno dei più grandi creatori di moda che dalla fine degli anni settanta continua a stupirci con le sue creative, sartoriali, ironiche e preziose collezioni.
Fino al 3 Agosto Parigi rende omaggio a questo istrionico e talentuoso stilista (è triste constatare quanto la moda all’estero sia protagonista al pari di grandi artisti [nello stesso edificio è stata appena inaugurata una mostra su Diego Velázquez], mentre in Italia faccia ancora fatica a trovare spazi e visibilità!), presso le Grand Palais.
Scorci della mostra “Jean Paul Gaultier” al Grand Palais di Parigi
Scorci della mostra “Jean Paul Gaultier” al Grand Palais di Parigi
La mostra-evento, dalla spettacolare scenografia, mette in evidenza l’universo Gaultier con abiti, schizzi, foto, videoclip, opere d’arte… Per il curatore della mostra, Thierry- Maxime Loriot, “Gaultier è un universo di tolleranza. Si sente libero di giocare con la moda, di andare oltre gli stereotipi e la tirannia mediatica. La sua moda è avanguardista, incarna le preoccupazioni e le sfide di una società multiculturale, sfida i codici sociologici ed estetici”.
Scorci della mostra “Jean Paul Gaultier” al Grand Palais di Parigi
Jean Paul Gaultier all’inaugurazione della mostra di Parigi
Adoro Gaultier da sempre, mi piace l’approccio ironico e solo apparentemente “leggero” che sta dietro alla sua moda, ma soprattutto il fatto che sia stato sempre capace di leggere e tradurre in moda i cambiamenti della società. Penso al Punk, all’uguaglianza e alla tolleranza fra sessi (matrimoni gay, ecc. ecc.), alla corsetteria-biancheria ad uso esterno, agli abiti con simboli dissacratori da madonne moderne, fra i primi a mescolare sacro e profano, alla moda unisex, il maschile che diventa femminile e il femminile che diventa maschile e a moltissime altre cose.
Foto di Gilles Bensimon per Elle 1988. Abiti J.P.Gaultier
Foto di Gilles Bensimon per Elle Usa 1990. Abiti J.P.Gaultier, manichini ispirazione R. Lindner
Foto di Steven Meisel per Vogue Usa, 1994. Abiti di J.P.Gaultier
Foto di Paolo Roversi per Vogue Italia, 2003. Abito di J.P.Gaultier
Foto di Geoff Barrenger per Elle Canada, 2007. Abito J.P.Gaultier
E’ stato uno dei primi a collaborare con il cinema, ma i suoi non erano semplici costumi di scena, le sue creazioni sono state parte integrante della storia, psicologia dei personaggi, pura scenografia… Ricordo “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” di Peter Greenaway (1989), o Kika di Pedro Almodovar (1994).
Locandina “Il cuoco, il ladro, sua moglie e l’amante” di Peter Greenaway con costumi di Gaultier
Costume di Gaultier per “Kika” di Almodovar
Victoria Abril in Kika di Almodovar, costumi di Gaultier
Amaramente ho letto che dalla prossima stagione abbandonerà il pret-à porter per dedicarsi solo all’haute-couture. Mi spiace perché le collezioni sono un modo più efficace per arrivare alla gente, l’alta moda, invece, appannaggio di pochissimi eletti. Ma capisco le motivazioni che lo stesso Gaultier ha spiegato, ovvero che la moda di oggi è troppo legata alle strategie di marketing, che chi crea è molto meno libero di un tempo. Pertanto comprendo che uno spirito puro e “anarchico” come quello di Gaultier facesse ancora più fatica ad adeguarsi a tutto questo.
Il corsetto creato da J.P. Gaultier indossato da Madonna per “Blond Ambition World Tour”
Costumi di scena di J.P.Gaultier per “Blond Ambition World Tour” di Madonna
Kylie Minogue, foto di William Baker, abito Gaultier, 2008
Probabilmente d’ora in avanti potrà dedicarsi alle sue creazioni-abito proprio come fossero opere d’arte, chissà che non possa intensificare la realizzazione di costumi di scena per importanti artisti (in passato già per Madonna e Kylie Minogue), o le collaborazioni con cinema e teatro… Fossi il direttore delle Folies Bèrgère oppure quello del Cirque de Soleil non avrei dubbi sul da farsi…
Backstage sfilata J.P.Gaultier 2010, adoro questa foto!
Foto Paolo Roversi, Tanel Bedrossiantz indossa un abito della collezione J.P.Gaultier A/I 1984. E’ una foto iconica nella “storia” della moda.
Capi iconici di Gaultier di Beatrice Brandini
Auguri grande Jean Paul, che la vita ti sorrida sempre come la tua moda ha fatto per noi.
Jean Paul Gaultier fotografato da Pierre e Gilles, 1990
Buona vita a tutti!
Beatrice