Frida violata di Beatrice Brandini
Alcune bravissime artigiane della Scuola del Cuoio
La Fondazione Marcello Gori di Firenze partecipa al Festival Eredità delle Donne 24 con il nuovo progetto D.E.A-Donne, Empowerment, Artigianato, appena presentato alla Scuola del Cuoio di Firenze.
D.E.A. (Donne Empowerment Artigianato) è un progetto dalla durata di 3 anni che, con l’assegnazione di 10 borse di studio presso l’Accademia Schola, intende favorire un ritorno alla vita per quelle donne che hanno subito violenza domestica, sessuale e di genere, offrendo loro una formazione professionale che le permette di reintegrarsi in un ambiente lavorativo.
Le donne della famiglia Gori: da sinistra Francesca, Laura e Barbara Gori. In piedi Isabella Melani e Beatrice Gori Parri.
“Coinvolgiamo una realtà del territorio, come l’Accademia, per poter offrire alle donne un panorama ancora più ampio di opportunità di lavoro, nell’intento di valorizzare talenti diversi, perché la loro rinascita parte dal credere nelle proprie capacità e passioni”. Barbara Gori Presidente della Fondazione.
Scuola del Cuoio: Irene
Il progetto, nato dalla sperimentazione di un modello di reinserimento sociale, professionale e lavorativo, già collaudato in questi anni da Fondazione Marcello Gori E.T.S., prevede la collaborazione con il centro Antiviolenza Artemisia che selezionerà le candidate. L’Accademia Formativa Schola offrirà, oltre il corso di Pelletteria erogato dalla Scuola del Cuoio, altri corsi professionali con Maestri Artigiani di Scarpe uomo, Scarpe donna, Alta Sartoria, Ceramica, Arte della Cucina.
Scuola del Cuoio: Sara e Scilla
I percorsi formativi professionali, interamente finanziati dalla Scuola del Cuoio, del valore a corso di 6.000,00 euro, saranno della durata di 6 mesi al termine dei quali è previsto inoltre l’accompagnamento all’inserimento lavorativo in collaborazione con Brand in corso di valutazione. Le destinatarie delle borse di studio saranno 10 donne e ragazze vittime di violenza.
Scuola del Cuoio: Rita
Mi sembra un’iniziativa straordinaria, in un momento storico in cui i femminicidi sono una notizia tristemente ricorrente del nostro quotidiano, dare la possibilità a queste donne di ricominciare, è un pò permettere loro di rivivere.
Scuola del Cuoio: Vilma
Del resto, già nel lontano 1950, Marcello Gori, insieme al cognato Silvano Casini, si prodigò nell’insegnare agli orfani di guerra l’arte della lavorazione della pelle e del cuoio, basandosi su un valore fondamentale, che è quello della condivisione del sapere e del dare una seconda possibilità a chi dalla vita ha già subito ingiustizie. La Scuola del Cuoio è nata così, accogliendo disoccupati, invalidi, ex detenuti, persone con handicap mentali che qui ritrovarono fiducia nel futuro e nella vita.
Marcello Gori fu un imprenditore visionario ma soprattutto un grande uomo.
Due scorci della Scuola del Cuoio di Firenze
La Scuola del Cuoio, fondata nel 1950 all’interno dell’antico dormitorio dei Frati Francescani, nel Monastero di Santa Croce, va avanti da quattro generazioni, una tradizione fiorentina che crea prodotti su misura di alta qualità, un inestimabile patrimonio artistico e umano.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Iniziativa molto bella, si parla tanto di violenza ma poco di come aiutare queste donne che spesso hanno tutti contro, compresa la famiglia d’origine.
Poter dare una nuova possibilità a queste persone, non necessariamente solo alle donne, ma a chiunque abbia un trascorso difficile, è un modo concreto di aiutare.
Patrizia