Squalo tigre, foto di A.G.
“La Manager…” di Beatrice Brandini
Soltanto il sapere ti può trasmettere “la calma colta”, un atteggiamento di assoluto controllo. Beatrice Brandini
Sento spesso di manager (e aziende) che ragionano pensando che con l’aggressività, la menzogna, la cattiveria, si ottengono i migliori risultati; o di individui accantonati brutalmente per l’età o per la maternità (le donne). A tal proposito voglio dire la mia, una testimonianza in prima persona avendo svolto per molti anni un ruolo manageriale.
Analizzando i dati e le statistiche, non mi pare che con un atteggiamento aggressivo o “cattivo” si ottengano più risultati o vantaggi per l’azienda in cui si lavora, penso invece che sia solo un cliché sbagliato, che si è rafforzato negli ultimi anni. Il cinismo non paga, conta più il rispetto, la consapevolezza, la generosità, l’umiltà e la condivisione. Io stessa ho vissuto un esperienza negativa sulla mia pelle, sono stata infatti “accantonata”, senza troppa riconoscenza, non appena ho manifestato l’intenzione di avere un figlio, e il tutto dopo moltissimi anni di lavoro e grandi obiettivi raggiunti.
Mi viene in mente la strofa nel “sale della terra” di Ligabue, ”Sono la Montblanc con cui ti faccio fuori…”
“Il lavoro molesto” di Daniele Ranieri, “Mi piace lavorare” film di Francesca Comencini, film realistico sul mobbing all’interno del posto di lavoro
E’ giusto dar spazio ai giovani, uno dei “flagelli” che attraversa l’Italia in questo momento è proprio la disoccupazione giovanile, ma dovrebbe essere un ricambio generazionale meno crudo e più collaborativo. Anche perché sicuramente un giovane che si affaccia nel mondo del lavoro ha energia, entusiasmo, voglia di fare, ma gli manca una delle cose principali che è l’esperienza, e di conseguenza, “la sicurezza”, ovvero quello stato d’animo e atteggiamento che si acquisisce solo dopo aver vinto e superato lealmente infinite sfide. Pertanto l’ideale sarebbe quello di affiancare un giovane dotato ad un esperto, far convivere queste due realtà e trasformarle in due “forze”, dopodiché effettuare il naturale ricambio fra posizioni e competenze.
“Tra le Nuvole” di J. Reitman con George Clooney, storia di un tagliatore di teste.
Mi viene in mente Morgan in X-Factor che affermava che in un ambiente ostile non si sviluppa nessuna creatività, sono perfettamente d’accordo, anzi direi che non si sviluppa proprio niente; occorrono serenità, stimoli positivi e idee nuove per avere qualche beneficio.
Abbiamo perso di vista i valori reali, la conoscenza, l’altruismo, la lealtà, la collaborazione, ecc., queste sono doti che ti fanno guadagnare automaticamente il rispetto degli altri, un rispetto riconosciuto perfino dal “nemico”.
“La ricerca della felicità” film di G. Muccino con Will Smith, la costanza e fatica di un uomo talentuoso e pieno di sogni che alla fine si riscatterà….
Penso a Pietro Barilla che dopo aver venduto la sua azienda si apprestò a ricomprarla. L’azienda era la sua ragione di vita, il frutto delle sue fatiche, delle sue idee, la consapevolezza di aver creato una bellissima realtà per tutti. Il patron di Barilla è scomparso, ma il suo segno resta, la sua storia e i suoi pensieri rimarranno eterni. Non scordiamoci che una delle prime regole del bravo imprenditore è quella di creare benessere per la collettività prima che per se stesso.
“Una donna in carriera” di M. Nichols con H. Ford, M. Griffith e S. Weaver, l’ingenuità di una neo assunta sfruttata da una manager senza scrupoli…
Quindi cari manager rampanti e cinici, vi suggerisco il consiglio che sento dire spesso dalla nonna di mio figlio: “Fai il male e pensaci, fai il bene e scordatene” che nella sua semplicità, e tradotto in ambito lavorativo, significa collaborazione, condivisione, umiltà. Per far carriera non è necessario scendere a meschini compromessi, tradire alle spalle il proprio collega, appropriarsi del lavoro altrui e altre mille scorrettezze del genere. Questo è il comportamento di chi oggi fa la spia a te per spingerti in alto e domani è il primo a tradirti, pugnalandoti alle spalle.
“Il diavolo veste Prada” film di D. Frankel con M. Streep e A. Hathaway, dispotica, bizzosa, altera direttrice di un famoso fashion magazine…
Infine riguardo all’età lavorativa dell’ormai “è vecchio”, vorrei porre all’attenzione Tiffany & Co., il famoso marchio di gioielli che di recente ha fatto un contratto per altri vent’anni ad Elsa Peretti, (designer italiana che collabora con loro da moltissimo tempo), praticamente un contratto a vita dato che la signora Peretti ha già 72 anni. Dal board di Tiffany hanno commentato e giustificato la notizia (si parla di un contratto dal valore di 47 milioni di dollari!) dichiarando che la creatività vale una percentuale importante sulle vendite. Per fortuna ci sono anche realtà come questa, chi pensa diversamente, come se il talento avesse una età anagrafica. Tanto di cappello a Tiffany!!
Jerry Maguire film di C. Crowe con T. Cruise, la storia di un procuratore sportivo senza troppi scrupoli, che poi….
Voglio concludere ricordando alcuni miei colleghi con cui ho collaborato e con i quali avevo (ed ho) una sincera amicizia, a tutti voi dedico uno speciale saluto e la mia profonda stima.
Buona vita a tutti
Beatrice
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Une certaine maitrise on sens qu’il y à de l’experience derriere j’aime bien votre facon de penser.
Je me permet de vous feliciter, c est un regale de vous lire
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