Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente, 1961
“Felicity” di Beatrice Brandini
E’ molto tempo che desideravo parlarvi di questa grande artista e illustratrice, forse la prima grafica donna, a cui importanti aziende commissionarono campagne pubblicitarie nella Milano degli anni ’50, Lora Lamm.
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1956
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1957
Ciò che oggi ci sembra normale, ovvero AD donne al comando di multinazionali, designer di importanti maison, scienziate e ricercatrici, astronaute… , non lo era affatto fino a pochi decenni fa. Non lo era affatto se eri donna.
Lora Lamm, nasce in Svizzera, e, dopo un diploma alla Kunstgewerbeschule di Zurigo (scuola di arte applicata presieduta da uno dei padrini della Bauhaus, Johannes Itten), nel 1953 approdò a Milano, prima presso lo Studio Boggeri in cui lavorava anche Bruno Munari, poi nel dipartimento creativo della Rinascente, grazie al compagno di scuola Max Huber (ideatore, fra l’altro, del marchio La Rinascente).
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1958
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1960
Furono anni importanti, la Lamm, con il suo tratto pulito, garbato, da colori delicati, contribuì molto alla formazione del design italiano degli anni ’50 e ’60, in una Milano attiva, stimolante, quella del boom economico, in cui i migliori ingegneri venivano chiamati dalle aziende per ricostruire l’identità della città e rilanciare l’Italia stessa.
La Lamm si dedicherà anche ad altre importanti aziende come la Pirelli, la Centrale del Latte di Milano, Elisabeth Arden, Niggi, ecc., anche se le immagini più significative e riconoscitive sono proprio quelle dedicate alla collaborazione con La Rinascente, in cui si occupò di cataloghi, manifesti, cartellonistica, inviti, etichette e pubblicità.
Manifesto di Lora Lamm per Pirelli del 1959
Manifesto di Lora Lamm per Pirelli del 1960
Personalmente trovo il tratto di Lora Lamm incredibilmente moderno, capace, in pochissime pennellate, di evocare uno stile, un prodotto, un concetto. Pioniera anche di una rappresentazione femminile più contemporanea poiché le sue donne sono “persone”, protagoniste, non bamboline di contorno. Un tratto inconfondibile, quasi infantile, che solo apparentemente sembra “semplice”.
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1960
Se prendiamo in esame le sue protagoniste, come quella nello scooter dei pneumatici Pirelli del 1959, oppure le donne dei “grandi mercati estivi” della Rinascente del 1961, noteremo come siano donne attualissime, potremmo essere noi, le nostre figlie o nipoti. Le magliette a righe, i legging, una tunica semplice ma raffinatissima, è tutto perfetto e incredibilmente moderno, considerando che in quegli anni le donne indossavano i tailleur, status symbol di un’emergente borghesia. Anche per questo la Lamm è così contemporanea.
Manifesto di Lora Lamm per La Rinascente del 1960
Per la Pirelli collabora alla realizzazione di manifesti e oggettistica. La Pirelli è sempre stata antesignana dell’utilizzo e della promozione della grafica e della pubblicità (pensiamo cosa è diventato il Calendario Pirelli).
Collaborò con fotografi importanti come Aldo Ballo e Ugo Mulas.
Manifesto di Lora Lamm per Pirelli del 1960
Nel 1960 un suo ritratto appare nella rivista Gaphis in un articolo di Gillo Dorfles, indiscusso scopritore di talenti destinati ad attraversare i secoli. Come a dire che la creatività e il talento è un affare fra eletti.
E’ un mondo meraviglioso quello di Lora Lamm, pieno di colori, libero e gioioso, un mondo in cui noi tutti vorremmo abitare sempre.
Sketches ’60 fashion mood di Beatrice Brandini
Buona vita a tutti!
Beatrice
Non conoscevo questa signora, molto interessante e capace di un tratto elegante. Grazie per averne parlato sul suo blog che seguo sempre. Ettore Maggini
Hai fatto caso che adesso ne parlano tutti???!!!! Mi è già capitato di vedere argomenti trattati nel tuo blog , diventare di tendenza. Volevo complimentarmi con te! Enrico Ruffini