Gigi Chessa “Ragazza con cappello”
“Moda anni Quaranta” di Beatrice Brandini
Sono stata invitata all’anteprima della mostra: “Luci sul ‘900”, esposizione che si svolgerà fino al 8 Marzo 2015 presso la Galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti e che celebra l’anniversario dei cento anni dalla sua fondazione.
Il 900 è stato un secolo fondamentale per la storia dell’umanità. Un secolo caratterizzato da scoperte, conflitti, distruzioni e ricostruzioni, trasformazioni e molto altro ancora…, e da un ARTE che, con la sua ricerca e connotazione, ha dato il via alla nostra contemporaneità.
Giorgio De Chirico “Canzone meridionale”,1930 circa Massimo Campigli “Scalinata”, 1955
Luci sul Novecento è un percorso lungo un secolo, dal 1914 al 2014, un percorso che festeggia i cento anni dalla prima modesta inaugurazione nel Marzo del 1913 avvenuta nelle sale della Galleria dell’Accademia di Firenze. Pertanto la Galleria d’arte Moderna di Palazzo Pitti per celebrare questo importante avvenimento espone le sue belle, preziose e sconosciute collezioni del ‘900.
Scorcio dell’itinerario e dell’allestimento espositivo “Luci del ‘900” a Palazzo Pitti
Scorcio allestimento delle opere in mostra
Felice Casorati “Rape”, 1938 circa e “Limoni”, 1950 circa
Come molte cose che Firenze possiede e che pochi conoscono o hanno avuto la fortuna di vedere, la Galleria d’arte Moderna, che vanta la più importante collezione di dipinti macchiaioli al mondo, ha anche una raccolta di opere novecentesche, fino ad oggi relegata nei magazzini. Questa esposizione vuole mostrarle, valorizzandole nella cornice più appropriata.
Scorci sale di Palazzo Pitti
Mauro Reggiani “Composizione in giallo”, 1935
Enzo Faraoni “Ragazza addormentata”, 1961
La mostra mette in scena capolavori del secolo scorso, da Felice Casorati a Giorgio De Chirico, da Filippo De Pisis a Giuseppe Capogrossi, insieme a molti pittori appartenenti al cosiddetto “Novecento toscano”, come Baccio Maria Bacci, Giovanni Colacicchi ecc., artisti che si ritrovavano nel famoso caffè delle Giubbe Rosse e che negli anni Venti contribuirono a rendere Firenze un luogo importante per tutti gli intellettuali italiani.
Guido Ferroni “La giostra” 1915-1919 Primo Conti “Ritratto di Lyung-Yuk” 1924
Molte sono le opere acquistate dalle Biennali di Venezia, precisamente tra il 1925 e il 1945 e dalla Quadriennale di Roma del 1935.
Oscar Ghiglia “Nudo femminile”, 1930 circa Francesco Chiappelli “Ritratto di Camilla Roatta”, 1930
Vedere all’interno dello stesso luogo così tante opere del Novecento, come in questa mostra e soprattutto di questa caratura, è un modo per ripercorrere una parte di storia non troppo lontana da noi, recuperare la nostra memoria, ricordando momenti, luoghi, volti e paesaggi che a volte gli anni impolverano e rilegano a semplici ricordi.
Fernando Farulli “Piombino, spazio per un’ autobiografia”, 1964 Vinicio Berti “Racconto nell’Utopia H3”, 1962-1963
Gualtiero Nativi “Possibilità relazionale”, 1964
L’arte esposta in ogni luogo e modo è il rifugio contro le brutture, le avversità, le delusioni della vita e del mondo, entrare nel mondo dell’arte, dalla porta principale o da quella di “servizio”, ammirando un capolavoro o un muro astratto opera di un writer, non ha molta importanza, purché tu sia predisposto a catturarne la bellezza.
L’arte è magia, illusione immaginazione, curiosità… in poche parole l’arte è vita, espressione di te e del mondo che ti circonda.
Giuseppe Capogrossi “Senza Titolo”, 1970
Fausto Pirandello “Biscotti e liquori”, 1957 Alberto Savinio “Orfeo e Euridice”, 1951
Felice Casorati “Lo straniero”, 1930
Moda anni Venti interpretata da Beatrice Brandini
Moda anni Trenta interpretata da Beatrice Brandini
Moda anni Quaranta interpretata da Beatrice Brandini
Moda anni Cinquanta interpretata da Beatrice Brandini
Moda anni Sessanta interpretata da Beatrice Brandini
“Alta Società” di Beatrice Brandini
Cortile Palazzo Pitti
Banner della mostra Luci sul ‘900
Buona vita a tutti!
Beatrice