Alessandro Mendini poltrona “Proust” per Alchimia
“Bella” di Beatrice Brandini
Se c’è un oggetto che vorrei “possedere” più di un gioiello o di qualsiasi altra cosa “importante” è (assieme alla libreria Carlton di Sottsass), la poltrona Proust di Mendini. Perché ci sono cose che vedi per la prima volta e non riesci più a dimenticare, sono innovative, originali, divertenti, interessanti, in poche parole PERFETTE, proprio come quella poltrona.
Alessandro Mendini “Guerriero di vetro”, 2001 per Venini
Alessandro Mendini “Anna Gong” e “Anna G”, alzata pieghevole e cavatappi per Alessi
Vasi di Alessandro Mendini
Alessandro Mendini è un grandissimo innovatore del design italiano, le sue creazioni sono spesso oggetti di esposizioni museali. E’ stato nominato Chevalier des Arts e des Lettres in Francia, ha ricevuto la laurea honoris causa dal Politecnico di Milano e l’onorificenza dell’Architectural League di New York, ha vinto due volte il Compasso d’oro, forse il premio più ambito e autorevole, nonché antico (istituito nel 1954), nel panorama del design mondiale. Una figura italiana che ci rende fieri e orgogliosi.
Alessandro Mendini per Bisazza Foundation
Alessandro Mendini “Alessandro M.”, cavatappi per Alessi
Mendini è stato protagonista di moltissimi eventi culturali che hanno reso gli ultimi trent’anni del Novecento molto importante da un punto di vista creativo, ma anche teorico e critico. Ha fondato ed aderito a movimenti culturali come Global Tools e Alchimia; ha fondato le riviste di design Modo e Ollo, ha diretto Casabella e Domus.
Poltrona “Proust” di Alessandro Mendini
Torre del Paradiso a Hiroshima, Giappone. Progetto di Alessandro Mendini
Ha collaborato con Alessi, Bisazza, Driade, Swatch, Venini, Zanotta, ecc., creando ogni volta qualcosa di nuovo e diverso, ma anche sempre fedele alla sua giocosa poeticità. Importante ricordare anche la realizzazione di numerosi edifici pubblici in Italia e nel mondo, fra tutti la Torre del Paradiso a Hiroshima in Giappone, il Groninger Museum in Olanda, il Museo della Ceramica in Corea, la Stazione e la Metropolitana di Napoli.
Groninger Museum, Olanda. Progetto di Alessandro Mendini
Ha appena ricevuto il premio Cauda Pavonis (coda del pavone) alla sua prima edizione: il primo riconoscimento dedicato ai “meridiani del colore”: studiosi e artisti che in diversi ambiti hanno contribuito con originalità a diffondere la cultura del colore e della bellezza. Personalmente credo che sia un riconoscimento assolutamente “giusto”, chi poteva vincerlo se non Mendini? ovvero colui che del colore, delle sue sfumature, delle campiture, ha reso oggetti di uso comune delle icone di design, rendendo le nostre case più belle ma soprattutto più ludiche, facendoci sorridere mentre stappiamo una bottiglia o schiacciamo una noce.
Alessandro Mendini “Parrot”, cavatappi sommelier per Alessi
Alesandro Mendini “Anna Etoile”, per Alessi. Il cavatappi trasformato in oggetto d’arte a tiratura limitata.
Alesandro Mendini “Anna Etoile”, per Alessi. Il cavatappi trasformato in oggetto d’arte a tiratura limitata.
“A me piace l’ironia, mi piace il gioco, mi piace stare molto lontano dalla retorica e pertanto faccio in modo che i miei oggetti esprimano queste cose, trasformandosi, in un certo senso, in giocattoli per adulti, che però abbiano in sé una mistica, un senso della ritualità, una coscienza di comportamento dell’uso e di una coscienza dei gesti del vivere quotidiano”. Alessandro Mendini
Alcuni miei schizzi di moda, ispirati alla poetica e arte di Alessandro Mendini,
Disegno Beatrice Brandini ispirazione Mendini
Disegno Beatrice Brandini ispirazione Mendini
Disegno Beatrice Brandini ispirazione Mendini
Ti ammiro grande architetto e designer Mendini, ma sopratutto ti ringrazio per avermi colorato la vita nel quotidiano, facendo di un apribottiglie una bambola danzante, di un vassoio una faccetta impertinente, di un vaso uno scrigno magico.
Alessandro Mendini con alcuni suoi progetti
Buona vita a tutti!
Beatrice