Met Gala 2024: The Garden of Time

Locandina della mostra Sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Foto di Nick Knight

Primavera di Beatrice Brandini

Il grande museo newyorkese quest’anno dedicherà i suoi splendidi saloni alla mostra dal titolo: Sleeping Beauties: Reawakening Fashion (10 maggio – 10 settembre 2024 ). Ovvero abiti meravigliosamente fragili da essere (forse) indossati una sola volta per poi essere scrupolosamente conservati negli archivi del Costume Institute.

Christina Dior dress (particolare) Spring Summer 1952 Foto Courtesy Metropolitan Museum of Art

Gli abiti e gli accessori in mostra, circa 250 pezzi che fanno parte della collezione permanente del museo, molti esposti per la prima volta al pubblico,  abbracciano quattro secoli, e saranno suddivisi in tre sotto temi: Terra, Mare e Cielo.

Per comprendere quello che sarà poi il dress code dell’evento più instagrammato dell’universo, bisogna partire da lontano, ovvero dall’omonimo racconto di J. G. Ballard del 1962 (autore noto soprattutto per il romanzo “L’impero del sole”).

Loewe, Jonathan Anderson, fall/winter 2023–24. Nina Ricci e Jules-François Crahay (ca. 1958)  Foto Courtesy Metropolitan Museum of Art

La storia, piuttosto inquietante nella sua veracità e modernità, racconta del conte Axel e di sua moglie, intenti a trascorrere una vita utopistica di arte e bellezza. La villa in cui abitano si affaccia su un giardino “magico”, dove ogni singolo elemento naturale è perfetto, scintillante e cristallino, e la loro vita scorre rincorrendo un ideale di perfezione (tema attualissimo: una vita perfetta e scintillante, ma spesso solo di facciata, quella che appare dai social).

Sarah Burton for Alexander McQueen, spring/summer 2011; Photo courtesy of the Metropolitan Museum of Art

Sally Victor, Hat (ca. 1958). Photo courtesy of the Metropolitan Museum of Art

Al di là della villa, la vita vera, in cui una folla sempre più invadente finisce per abbattersi sulla loro lussuosa dimora. Alla fine il giardino non sarà altro che lo spettro di se stesso, completamente abbandonato, in cui l’unica traccia dei due coniugi saranno due statue completamente avvolte da piante minacciose e velenose.

Christian Dior “Venus” e “Junon” ball gown, fall/winter 1949–50. Photo courtesy of the Metropolitan Museum of Art

Il tema dei fiori è uno dei temi ricorrenti e ciclici della moda. Da sempre sinonimo di femminilità e romanticismo, in cui, soprattutto nell’alta moda, si assiste a creazioni meravigliose, ricche di artigianalità e preziosità.

British Jacket (ca. 1615−20) Photo courtesy of the Metropolitan Museum of Art.

Andrew Bolton, curatore responsabile del Costume Institute, ha dichiarato: “La moda è una delle forme artistiche più emozionanti a causa della sua connessione con il corpo. È intrisa di memoria ed emozioni e ci relazioniamo ad essa principalmente attraverso i nostri sensi…”

Charles Frederick Worth , Ball gown, (ca. 1887); Photo courtesy of the Metropolitan Museum of Art

Non è un caso, forse, la scelta di questo tema, in un momento storico molto complicato e minaccioso da guerre in atto ed imminenti, la moda, con il suo linguaggio, riflette la cultura e la società contemporanea; ma anche la natura come metafora della fragilità umana e della moda (vedi il valzer di poltrone,  partenze e ritorni sempre più incongruenti e frequenti). 

La Bella addormentata, 1959 Disney. Letteralmente: sleeping Beauties: Reawakening Fashion. Bellezze addormentate: il risveglio della moda…

Anche nel racconto di Ballard si capisce che mentre la distruzione incombe, la contessa suona Mozart e Bach; come dire, la bellezza NON ci salverà, ma sarà preziosa anche in punto di morte…

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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