Brochure della mostra “Missoni l’arte il colore”
“Margherita” di Beatrice Brandini
Al Museo Ma*ga di Gallarate, città che diede vita al primo laboratorio artigianale di Ottavio e Rosita Missoni, c’è una bellissima mostra: Missoni, l’arte, il colore. Un omaggio alla creatività della maison Missoni e un viaggio di oltre cento opere di importantissimi artisti, dal Novecento ai giorni nostri.
Scorci della mostra “Missoni, l’arte, il colore” al Ma*ga, Gallarate
La mostra evidenzia come l’arte e la moda siano da sempre molto più vicini di quello che potrebbe sembrare. Che la moda è un’espressione artistica proprio come la pittura o la scultura, ne sono prova gli arazzi esposti con i disegni della maison, veri capolavori. Che artisti come Kandinsky o Sonia Delaunay, ma anche Severini, Depero, Soldati sono stati ispirazione continua per questa grande azienda del Made in Italy.
Scorci della mostra “Missoni, l’arte, il colore” al Ma*Ga, Gallarate
Rosita e Ottavio Missoni sono stati insieme sessant’anni, una grande storia d’amore che ha dato vita ad un marchio magnifico, le cui creazioni sono diventate inconfondibili (non puoi non riconoscere un disegno jacquard di Missoni, qui come in qualsiasi altro posto).
Scorci della mostra “Missoni, l’arte, il colore” al Ma*Ga, Gallarate
Già quarant’anni fa Ottavio Missoni aveva eseguito studi di colore su carta e su tessuto, convincendo e spingendo il gallerista Renato Cardazzo a raccoglierli ed esporli in una mostra veneziana. Successivamente rivestì delle colonne con dei disegni patchwork, come fossero arazzi, questi finirono in importanti musei come l’Art Museum dell’università di Berkeley. Anche Rosita ama l’arte, soprattutto quella di Sonia Delaunay che “sfiora” a Parigi moltissimi anni fa e che sente vicina nelle sue sperimentazioni pittoriche sul colore. Possiamo dire che l’arte è stata il leitmotiv della loro vita e del loro lavoro, anche come collezionisti. Trovare un titolo più appropriato per questa mostra (“Missoni, l’arte, il colore”) non sarebbe stato possibile.
Illustrazione Brunetta per la Rinascente, abiti Missoni
Il loro debutto avviene con la Rinascente per cui disegnano un abito in maglia , siamo nel 1958, un vero successo dato che vendono subito 500 pezzi! Questo abito fu chiamato “Milano Simpathy”, il disegno pubblicitario fu eseguito dalla storica illustratrice Brunetta.
Disegno Brunetta abito Missoni
Il colore, nei vestiti di Missoni, sembra produrre qualcosa di simile a un sentimento. Qualcosa che potremmo chiamare con il nome di felicità, cordialità, allegria.. Emilio Tadini
Gisele Bundchen fotografata da Mert Alas & Marcus Piggott, Missoni P/E 2003
Kate Moss fotografata da Mert Alas & Marcus Piggott, Missoni A/I 2003-04
Steven Meisel firma la campagna stampa per la P/E 2009
Missoni significa da sempre colore, materia e forma, ma anche tessuti alternativi e mischie di filati “insospettabili”. Ma credo che Missoni significhi sopratutto avere una maglia e portarla per sempre, oppure conservarla, proprio come si fa per le opere d’arte… Oggetti diventati “Objet d’affection”, o , come per lo storico d’arte Kubler “cose desiderabili”.
Disegno Missoni
Disegno Missoni
La moda di Missoni è sempre stata indipendente, fuori dalle regole, mai omologata. Basti pensare che spesso le collezioni non partivano dalla “normale” progettazione , ovvero dai figurini, i disegni arrivavano dopo, prima c’era il colore, i disegni grafici, i materiali pregiati…
Missoni Home
Si è addirittura coniato un aggettivo il “Missonismo” per definire uno stile speciale capace di mescolare tessuti, disegni, stampe e sopratutto colori… Missoni ha fatto la storia del Made in Italy, ancora oggi, creando maglie e moda apprezzata (e copiata), in tutto il mondo.
“Missoni” di Beatrice Brandini
“Missoni” di Beatrice Brandini
Bellissima famiglia… bellissima storia!
Buona vita a tutti!
Beatrice
Bello quest’articolo!
I Missoni sono patrimonio dell’Italia, ma questo paese non riconosce più il merito e il valore del lavoro; per fortuna ci sono persone come lei che fanno la differenza, valorizzando artisti e bravi imprenditori . Antonio
Grande famiglia dell’imprenditoria tessile italiana. Un orgoglio!
Brava che hai dedicato loro un post, se ne parla troppo poco.