Nuvola di Beatrice Brandini
Maricarla Boscono fotografata da Peter Lindbergh (courtesy Dior, photo Peter Lindbergh Foundation). Vogue Italia 2017
La Galerie Dior, nello storico indirizzo di Avenue Montaigne, è la perfetta cornice per la retrospettiva dedicata al grande fotografo tedesco e al suo rapporto con la Maison Dior. “Galerie Dior / Lindbergh”
Irina Shayk in Gianfranco Ferré per Dior fotografata da Peter Lindbergh
Straordinarie fotografie di uno dei più grandi fotografi di moda, Peter Lindbergh, in cui i protagonisti sono gli abiti Dior. Foto in bianco e nero che diventano fotogrammi cinematografici e che raccontano storie.
Kiara Kabukuru e Debra Shaw in Dior Haute Couture by John Galliano PE 1997, Vogue Italia 1997 (Photo Peter Lindbergh Foundation).
Ho sempre amato immensamente il lavoro di Peter Lindbergh, ho molte sue monografie e ho dedicato al suo genio creativo più di un post (https://www.beatricebrandini.it/peter-lindbergh-il-magnifico-neorealista-della-fotografia) Ritengo infatti che le sue fotografie, in un momento in cui le top model e le immagini patinate degli anni Novanta imperversavano, siano una boccata d’aria fresca, perché naturali, non posate, mai “costruite”, in poche parole UMANE.
Alcuni scorci della mostra “Galerie Dior / Lindbergh”
Peter rendeva le modelle che usava, anche quando si chiamavano Christy, Naomi, Linda, Claudia.., naturali, non sembravano troppo impensierite dall’apparire perfette. Fra fotografo e modella si instaurava una connessione, un sentimento che traspare in ogni immagine.
Tanga Moreau fotografata da Peter Lindbergh con un abito di Dior Couture by John Galliano, 1997-1998. (Photo Peter Lindbergh Foundation)
Il legame di Lindbergh con la casa di moda francese risale agli anni ’80, quando iniziò a fotografare i capi Dior ai tempi di Marc Bohan. Nella mostra infatti, è possibile anche ammirare l’evoluzione dei direttori creativi che si sono succeduti alla direzione della maison, come Gianfranco Ferré, John Galliano, Raf Simons, Maria Grazia Chiuri, e nel passato Yves Saint Laurent o Marc Bohan.
Alek Wek fotografata da Peter Lindbergh a New York con il tailleur Bar, PE 1947 (photo Peter Lindbergh Foundation)
L’esposizione in programma fino al 4 Maggio 2025, mette in scena il dialogo creativo fra un maestro delle fotografia, un brand che ha fatto, della bellezza e raffinatezza, il proprio segno distintivo, e un giornale avanguardistico, distintivo, sempre un passo avanti, soprattutto nella direzione dell’indimenticata Franca Sozzani (molti gli scatti protagonisti dalle pagine di Vogue Italia).
Un altro scorcio della mostra “Galerie Dior / Lindbergh”
“Il mio soggetto preferito sono sempre state le donne. Le seguo da vicino affinché si esprimano e affermino la loro verità. Inseguo un mistero, cerco lezione”. Peter Lindbergh.
Saskia de Brauw, Cara Taylor e Sasha Pivovarova fotografate da Peter Lindbergh a New York (photo Peter Lindbergh Foundation)
Una mostra imperdibile, il cui connubio fra moda e fotografia è perfetto.
Buona vita a tutti!
Beatrice