Installazione Pitti Uomo 97
HyperActive, mood di Beatrice Brandini
A Firenze si sta svolgendo la più importante fiera della moda maschile, Pitti Immagine Uomo, protagonisti i più grandi player del menswear e del lifestyle. La fiera si conferma lo scenario adatto a captare le tendenze ma anche a capire strategie, nuove sfide e possibilità dei retail internazionali. Moltissimi gli eventi e i progetti speciali, fuori e dentro il salone, che ogni sei mesi trasformano Firenze in una bellissima e caledoscopica factory creativa.
La conferenza stampa d’apertura di questa edizione, ha sottolineato come sia sempre più importante il tema delle sostenibilità. Le nuove generazioni sono sensibili, disposte a pagare di più per un prodotto sostenibile e tracciabile. Le piccole e grandi aziende italiane sono tra le più virtuose a livello internazionale, ed è un dato che va sottolineato poiché non se ne parla troppo.
Conferenza stampa apertura Pitti Immagine Uomo
Ivan Scalfarotto, Dario Nardella, Claudio Marenzi e Carlo Maria Ferro
Messaggio video di H.R.H. Principe Carlo d’InghilterraPatron della Campagna for Wool. Una campagna a favore della lana, forse la regina fra le fibre naturali, una fibra come scelta ecologica, per un mondo più pulito e sostenibile.
Scorci del Salone del Cinquecento a Palazzo Vecchio, sede della conferenza
La fiera raccoglie 1203 marchi di cui 540 esteri; i buyer/visitatori attesi sono circa 40.000, in una superficie espositiva di 60.000 metri quadrati. Nel 2019 l’export italiano nel tessile abbigliamento ha registrato un + 6%, confermando che quella del tessile è una voce fondamentale della nostra economia, caratterizzata da piccole e medie imprese, spina dorsale del paese.
The Woolmark Company: per la prima volta alcune proposte realizzate con alcuni dei loro più importanti partners.
SchneiderS Salzburg qualità, stile, tradizione e innovazione
Tokio Knit x ANREALAGE
Tokio Knit La cultura del knittting in Tokyo, che, dal sedicesimo secolo, caratterizza il Giappone, con prodotti di altissima qualità e ricerca estetica.
Drumohr: Un bel mix di Inghilterra e Italia, tradizione, eccentricità, qualità
Proposte Accademia Costume & Moda e The Woolmark Company, in collaborazione con Maison Valentino e Dyloan Bond Factory
Paul & Shark: sportswear lifestyle senza tempo, sempre molto bello
Paul & Shark
Cross 1970, mood di Beatrice Brandini
Un tuffo negli anni Settanta con molta nostalgia. Pattern, design, colori e fogge. Un uomo virile e sexy, con velluti e stampe, il tutto con molta ironia. Bordeaux e rosso.
Eighties Tailor, mood di Beatrice Brandini
American Gigolò e Wall Street insieme, formale con nuovi volumi. Tanto grey, optical, lane spigate, quadrettate, scozzesi, flanelle.
Felted, mood di Beatrice Brandini
English touch, modern architect in the country side. Lane cotte, lana del casentino, velluti a coste, quadri. Colori caldi molte tonalità del giallo.
HyperActive, mood di Beatrice Brandini
Active, street, over… in un mood anni Ottanta. Grafiche, volumi creati dai tagli come tasconi e cappucci. Padded e quilted. Colori Flou, dettagli riflettenti.
Blu Farm, mood di Beatrice Brandini
Un contadino new age amante del denim. Plaid, lane, check, sempre nelle sfumature del blu.
Gabriele Pasini: bellissima collezione ispirata ai mosaici bizantini di Ravenna. La ricerca spasmodica dei migliori tessuti, di tagli innovativi, di interventi hand made su ogni capo, trasformano la collezione in una moderna couture. Forte anche dell’esperienza maturata in passato, con i Maestri napoletani.
Gabriele Pasini
Gabriele Pasini
Gabriele Pasini
Lardini by Yosuke Aizawa
Lardini: sempre una piacevole conferma. Bellissimi tutti gli outfit e ogni singolo pezzo presentato.
Lardini
Armani Exchange: linea sportswear del King: Armani, mescola icone degli anni Novanta, come i piumini/paninari, con soluzioni più sofisticate per uno sport / urban.
Armani Exchange
Colmar: sempre interessante il lavoro che stanno facendo sul brand, belli i piumini
Colmar
Karl Lagerfeld: alcuni fra i testimonial/amici più importanti del compianto Karl , hanno omaggiato custumizzando una camicia bianca, capo icona del designer, creando delle vere opere d’arte.
Karl Lagerfeld
Karl Lagerfeld
Borsalino: il cappello per antonomasia. Bello l’omaggio a Bogart in Casablanca, bellissimi i nuovi cappelli che, nella piena tradizione Borsalino, sono un mix fra un’opera d’arte e un oggetto di consumo quotidiano.
Borsalino
Borsalino
Pitti Uomo 97
Arrivederci a giugno! Ho sempre un po’ di nostalgia alla chiusura di questi magnifici giorni di moda maschile, inesorabilmente (ma fortunatamente) scandiscono il passare del tempo, e ci fanno capire come la MODA sia davvero una forma d’arte.
Buona vita a tutti !
Beatrice