Pitti Bimbo 95esima edizione

Allestimento Pitti Bimbo

“Good” di Beatrice Brandini

Si è appena concluso Pitti Bimbo numero 95, con tante interessanti novità, e con un unico leitmotiv: ottimismo e ripartenza.

Dopo la pandemia anche il comparto childrenswear recupera terreno, archiviando il 2021 con un turnover in crescita del +15%. La forte spinta all’e-commerce indotta dalla pandemia (+33% per il sell-out di moda junior fra la PE 2020 e la AI 2020-21), si ridimensiona, lasciando spazio ai negozi fisici. Importante l’export che stima una crescita del +18%. Dati confortanti che danno una ventata d’ossigeno a tutto il comparto.

   

   

Una conferma è Editorials con l’efficace allestimento di MY FIRST, ovvero un corredo fatto di “prime volte”, di quegli oggetti cult, come il chiodo, il primo 501, la polo, le Superga bianche….

   

   

Molto divertente anche lo spazio Illustrabimbi con oggetti e collezioni dedicate all’eroina di Astrid Lindgren: Pippi Calzelunghe. Pippi a Pitti, questo il titolo dell’allestimento, con oggetti iconici e pezzi vintage, tavole e libri da collezione, per celebrare uno dei primi esempi femminili indipendenti, dallo spirito empowerment, nato nel lontano 1945. “Se sei forte devi essere anche molto gentile”, uno dei suoi tanti inconfutabili (oggi fondamentale) motti.

   

La mostra della fotografa Silvia Tenenti con la complicità della stilyst Daniela Stopponi, “New Generation”, scatti in movimento per sottolineare quanto le nuove generazioni abbiano idee molto chiare in fatto di stile e tendenze.

Per la prima volta a Pitti Bimbo uno spazio dedicato al vintage, a cura di A.N.G.E.L.O, il pioniere del vintage in Italia e forse in Europa, da moltissimi anni.

   

Dolce&Gabbana con il loro inconfondibile stile fatto di italianità, femminilità, animalier, strass e un pò di ironia. I codici che hanno fatto grande questo brand si ritrovano nelle collezioni kids.

Blade and Rose brand leader in Gran Bretagna nell’abbigliamento da bambini, fortissimo nei legging. Mi è piaciuto soprattutto per le   stampe divertenti e giocose.

Helps Nature, materiali organici, attenzione alla natura come must, con un unico slogan “zero spreco”. Baby Bites sacchi nanna e accessori per bambini di qualità e molto originali.

Jellycat brand inglese che realizza irresistibili pupazzi, ludici, teneri e ironici.

Wishing trees una bella iniziativa, ogni persona poteva fare un disegno, anche un semplice scarabocchio, lasciando un pensiero per il nostro prezioso pianeta.

Vitelli, brand milanese di maglieria sperimentale, basata sul recupero di filati di scarto della maglieria industriale italiana. Si amano definirsi “un collettivo di artigiani punk”, e con queste premesse,  inclusione, artigianalità e un pò di pazzia, si può essere solo certi che il risultato sarà molto interessante.

   

Helmestedt Little Brand danese che mescola arte e moda, devo dire che è stato uno dei miei preferiti visti in fiera; con una bacchetta magica avrei voluto ingrandire i capi esposti e per portarmeli via…

Graffiti stampati, accessori dai colori caleidoscopici con un occhio attento alla sostenibilità.

Antony Morato, un piccolo ometto contemporaneo. Perfetto per moltissime occasioni.

Miss Blumarine, la stessa filosofia del brand omonimo, ovvero glamour e romanticismo in chiave petite.

Baronio Kids, lavorazioni artigianali, tagli impeccabili, un prodotto molto ricercato.

Ludò, marchio piemontese che nasce con l’idea del recupero creativo, upcycling, ovvero riutilizzare le metrature rimaste nei magazzini dei tantissimi eccellenti tessutai italiani. Una volta scelti il brand propone capsule a tiratura limitata.

Adesso qualche mood che ho preparato pensando alle tendenze per la P/E 2023

   

Crazy Positivity mood di Beatrice Brandini. 

Un trend ironico, caratterizzato da stampe grafiche come smile ed emoji, fiori e righe, pennellate d’artista, tutto colorato e leggermente dominato dal caos. Felpe, t-shirt e abiti freschi e leggeri. Sneakers da collezione. Molto genderless, texture naturali come mussole. Le tinture sono ad acqua e nella semplicità apparente le applicazioni e i ricami sono frutto di eccellenza e magistrale artigianalità, spesso italiana.

   

Onda su Onda mood di Beatrice Brandini. 

Il tema marine che in estate non può mancare mai. Ma rispetto al passato è più informale e destrutturato. I colori del mare e le righe sono un elemento importante ma sono inframezzati da strane applicazioni e stampe che confondono un pò le idee. Influenze retrò ma non nostalgiche. Swim collection propongono righe, flora e fauna. Sandali e ballerine irresistibili.

   

Easy mood di Beatrice Brandini. 

Un guardaroba confort ma chic, ispirazione nordica e tanta voglia di leggerezza. Dopo anni bui, i bambini devono essere liberi, sperimentare ed esprimersi anche attraverso gli abiti. Cotoni bio di qualità. Corredini in fibra di bambù. Approccio minimale ma giocoso.

Ho visto tante altre cose, collezioni più luxury per bellissime piccole principesse, ma anche denim, Sports Active, sartorialità applicata a mini collezioni. Insomma tanto bello che il Made in Italy e non solo, cerca di offrire ad un acquirente sempre più attento ed informato. Ma la moda è bella, se ce la farà a diventare anche sempre più sostenibile, riuscirà a mantenere un posto d’onore fra le cose da salvare in questo pazzo e vulnerabile mondo.

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

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