Mascotte “allo&lugh”
Schizzo di Beatrice Brandini
Una seconda piccola parte, doverosa per un’edizione così ricca di spunti e bei prodotti.
Il mio schizzo del giaccone da bambina non è casuale, la cosa più vista (riadattata, rielaborata, reinventata…), in questa edizione, è proprio il capospalla, soprattutto in versione piumino, complice anche la stagione trattandosi di collezioni Autunno/Inverno. Bellissime le tante proposte esposte, con effetti cangianti, stampe tridimensionali, animalier, camuflage, digitali, pixel, tartan….
120% lino, linea interessante, per materiali e taglio collezione, molto understatement, ovvero una linea apparentemente semplice ma preziosa per materie prime e finissaggi.
Grevi, una tradizione nell’arte del cappello da generazioni. Sono da tanto tempo un estimatrice di questo marchio che ha realizzato bellissimi copricapi anche per il cinema e per “storici” redazionali di moda. Qui a Pitti ha presentato dei cappelli da bambini veramente irresistibili…. stile Sharlock Holmes, con orsetti gattini, pon pon e trecce… dei veri must have!
allo&lugh, carinissimo marchio Coreano, collezione dai colori vibranti, divertente, giocosa, rifinita nei minimi particolari, un total look intelligente, intercambiabile e vendibile. Bello lo stand, i manichini, le nicchie con proposte a 360° e la shopping bag!
Everlast, bella la proposta delle molte sfumature del grigio Heather Grey e la volontà di far traghettare alcuni capi, tradizionalmente sportivi, nel mondo lifestyle, quasi bon ton. Tessuti interessanti come “l’evidente” fiammato e alcuni dettagli di ricamo (punto a catenella) e applicazioni.
Cat, quando il marchio/logo fa la differenza. Fedele a se stessa per questo interessante, in un momento in cui tanti cercano di cambiare, sposare la propria identità è segno di coerenza, nonché di intelligenza.
Bomboogie, belli i piumini, sia come proposta colori che di stampe.
Romeo Gigli Baby, un piccolo milord. Armonia di proposta e cartella colori.
Stone Island junior, purtroppo uno dei miei marchi preferiti non mi ha concesso di fare foto (insieme a molti altri….), ma la passione è passione pertanto ho comunque fotografato le due gigantografie fuori dallo stand e confermo la bellezza della collezione, peccato che non ho potuto condividerla con voi!
Lili Bag, marchio di borse/accessori brasiliani, carinissimi……
Sono stata colpita da questo marchio, Nupkeet 1965, dal nome in onore di un antica tintoria americana famosa per il trattamento applicato alle camicie; colpita per genuinità, amore del proprio lavoro, guizzo creativo…. Mi sembrava di vedere me tanti anni fa quando facevo la mia linea di costumi, vero trasporto per quello che si fa (si vede!) e volontà di realizzare un sogno! Geniale il nome, il packaging (sacchetti di carta che avvolgono i capi), il concetto di per se. Bravo!
Pitti Bimbo si conclude… c’era tanto altro, non sempre è stato possibile fotografarlo (alcuni gentilmente ti spiegano le loro ragioni, altri sono proprio sprezzanti!). L’importante è che ancora una volta si conferma la voglia di ripresa, di voltare pagina dopo un periodo poco facile e poco positivo. Da inguaribile ottimista quale sono, ho respirato energia, ma anche la consapevolezza che il nostro paese ha ottime chance per ritrovare la fiducia in quello che fa, oltre ai numeri che sono indispensabili per chi ha un azienda. Sappiamo fare un prodotto magnifico, per materie prime, lavaggi, finissaggi, lavorazioni, rifiniture, design, creatività, in poche parole IDEE…..
Arrivederci a Giugno Pitti Bimbo, indiscutibilmente punto di riferimento per le collezioni bimbo a livello internazionale.
Buona vita a tutti!
Beatrice
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