Vintage yarn…(Tolt yarn and wool)
Made in Steppes, mood board di Beatrice Brandini
Pitti Immagine Filati non è solo una fiera di materie prime, di filati eccellenti, di colori, di tessuti, di jacquard, di denim (in questa edizione!) e capi realizzati da talentuosi designer, è da qui che i creativi partono per fare il proprio lavoro, da qui si sviluppano le tendenze che oltre la moda vanno verso tutto il Lifestyle.
Continuando a parlare di questa edizione di Pitti Filati voglio sottolineare il bellissimo progetto MODA FUTURIBILE. Nella broschure che mi hanno consegnato c’è questa frase che mi ha colpito e della quale mi sento completamente in sintonia: FUTURIBILE: “dopo il 1960 il termine è stato usato per indicare l’oggetto di un particolare tipo di ricerca rivolta al futuro come scelta consapevole tra più futuri possibili, nel quadro di una visione globale e interdisciplinare….” E ancora: la Moda Futuribile è quella che si slega dal vincolo settoriale per diventare un elemento di ricerca trasversale e interdisciplinare. Il valore aggiunto di MODA FUTURIBILE è la creazione di sinergia fra tutti gli attori del progetto (il salone, l’ideatore e coordinatore del progetto, le aziende produttive, i designer e stilisti, i visitatori), con tutti i vantaggi che questo comporta. Ed è assolutamente così anche per me. La tecnologia è una spinta eccezionale al progresso, ma senza creatività, senza L’ IDEA, diventa “sterile”, la moda deve capitalizzare la sua naturale predisposizione (creatività ed estetica) per andare oltre. Dietro a questo progetto c’è Dyloan Studio, che organizza attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di guidare stilisti, designer e aziende ad interagire e a scoprire possibili applicazioni delle tecnologiche.
Tre proposte di Kristy Krivak “knitwear and double”. Molto femminili e romantiche, abiti e capi spalla senza tempo, ma in realtà un binomio perfetto fra tradizione (artigianalità) e tecnologia (termosaldadure e tagli laser).
Tre proposte di Vito Colacurcio, una rielaborazione del guardaroba maschile di inizio secolo in chiave contemporanea, la funzionalità si coniuga con la tradizione e la volontà di sperimentazione, anche con un tocco di ironia.
Quattro proposte di Carlo Volpi, immagini religiose liberate dal loro significato originale per diventare pura estetica. Il designer ha spiegato che è partito, con ironia e modestia, da una dichiarazione dell’immensa Margherita Hack in cui spiegava che è la curiosità (e la scienza) a spingere l’uomo ad andare avanti, rifiutando verità di altri, soprattutto l’accettazione della fede come dogma, proprio come Eva….
Una proposta di Edward Buchanan (purtroppo solo una!) capi “classici” ma ricchissimi di dettagli, belle proporzioni, interessante utilizzo dei materiali.
Di seguito immagini di proposte filati nello Spazio Ricerca di Pitti Immagine con i conclusivi Mood Board MADE IN. Per chi avesse “perso” la prima parte, con questa frase si sottolinea in pratica tutto il nostro saper fare, saper vivere, saper mangiare, saper cantare e appartenere ad una cultura che oltre ad avere della bellezza fatto il proprio punto di forza, ha la capacità di saperla condividere (offrendola) con gli altri. Ho aggiunto dei miei mood board con schizzi, immagini e piccola descrizione di ciò che significano per me e di ciò che ho visto/sentito/immaginato…
Due proposte MADE IN WOODOO all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
Due proposte MADE IN WOODOO all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
Made in Voodoo, mood board di Beatrice Brandini
Due proposte MADE IN STONE all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
Made in Stone, mood board di Beatrice Brandini
Due proposte MADE IN STEPPES all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
Made in Steppes, mood board di Beatrice Brandini
Due proposte MADE IN BLUE all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
MADE IN BLUE nello spazio ricerca di Pitti Filati + Mood board di Beatrice Brandini
Due proposte MADE IN OUTBACK all’interno dello spazio ricerca di Pitti Filati
MADE IN OUTBACK nello spazio ricerca di Pitti Filati + Mood board di Beatrice Brandini
Infine bellissimo, come sempre, lo spazio espositivo di FEEL THE YARN, dove 19 designer provenienti da Cina, Germania, Italia, Giappone, Svizzera e UK hanno realizzato delle mini collezioni in maglia piene di idee, spunti, suggestioni. Quest’anno l’ispirazione era l’ambiente atmosferico, con il GELO, la PIETRA e la TERRA a fare da guida. Ho fotografato quello che mi ha colpito di più, ma non ce l’ho fatta a riprendere tutte le proposte….peccato!
Yuqi Cai
Yu Yangyang e Ayako Ohta
Eri Naito
Dorothea Birnstiel e Miya Budaeva
Theresa Brinkmann
Maria Brimelow e Caroline Sell
Alessandro Bruno e Matteo Domenichetti
E Wha Lim
Matilda Norberg
Min-Hsuan Weng
Ka-ho Cheung
Keung Mei Yee
Filati Di.Vé, proposte creative, indicate per un freddo “polare”. Bello l’allestimento esterno dello stand.
Filati Di.Vé, proposte di gusto nostalgico, un ritorno agli anni ’80 – ’90
Ancora la bella esposizione di filati Di.Vé
Belle proposte e suggestivo allestimento fotografico da Manifattura di Sesia
Aspettando l’edizione del prossimo Febbraio….
Buona vita a tutti!
Beatrice