Pitti Time, leitmotiv di questa edizione Nr. 105
Mood Plaid and Check di Beatrice Brandini
Alla Fortezza da Basso, fino al 12 gennaio, Pitti Immagine Uomo presenta le collezioni per l’autunno – inverno 2024/25, confermando la sua leadership fra le fiere di moda maschile a livello internazionale.
Brand e designer, buyer e stampa specializzata, aprono la stagione delle fiere e delle sfilate, arrivando, proprio qui a Firenze, per ammirare qualcosa come 832 brand, di cui quasi il 50% esteri.
Inizio subito con i miei mood.
“Plaid and Check” mood di Beatrice Brandini
Il primo l’ho definito “Plaid and Check” ed è caratterizzato da pattern tartan o a quadri, reinterpretati in modo più eccentrico e moderno. Si parla di lana, mohair, lane cotte, lane ritorte, disegni jacquard, per creare un effetto hand made, naturale e un pò vintage, nostalgico. Presenti molte sfumature di rosso, bordeaux, vino, carminio, ecc.
“A new DENIM era” mood di Beatrice Brandini
Il secondo tema è “A new DENIM era”, protagonista il denim i cui lavaggi e utilizzi sono sorprendenti. É un tessuto evergreen, ma stagione dopo stagione è diventato qualcosa di più prezioso e innovativo. Nato come indumento da lavoro, adesso è ricamato, impreziosito, sartoriale…. Lo ritroviamo anche casual, in cui però lavaggi e trattamenti sfidano l’IA.
“A GLITTER way. A GLITTER man”. Mood di beatrice Brandini
A GLITTER way. A GLITTER man. Trend “scintillante”, caratterizzato da tessuti preziosi che fin a qualche tempo fa erano declinati solo per le feste o occasioni importanti, sono diventati oggi di uso quotidiano e cittadino. Molto interessante che siano proprio gli uomini ad esserne così affascinati, rafforzando l’idea che non esiste più qualcosa solo per uomini o solo per donne. Paillettes, Swarovski, specchietti, tutto è pronto per la disco o per il supermercato!
“Vintage Tailored” mood di Beatrice Brandini
Vintage Tailored è un tema classico che privilegia i tessuti naturali, le fogge e le lavorazioni ben fatte. Ci sono molti completi formati da blazer, anche doppiopetto , e pants. Per un eleganza senza tempo, per un uomo che vuole essere o sentirsi rassicurato anche attraverso il look. Understatement.
Come ogni stagione ho fotografato le cose che mi hanno particolarmente colpito, ma di cose belle ne ho viste davvero tante.
Pierre Louis Macia. Lo fotografo sempre perché per me è sempre molto interessante. Tessuti preziosi, heritage, lusso, ma anche divertimento e follia. Non sono solo abiti, sono sensazioni.
D-VEC, brand giovane ma che ha già con una personalità molto forte. Nasce da una costola di DAIWA, azienda leader nel settore pesca. Molto urban, molto moderno. Bello!
Baziszt capi artigianali e durevoli nel tempo, ricchi di dettagli e dalla sartorialità impeccabile. Mi è piaciuto molto questo aspetto rilassato della collezione, ma anche divertente e ben fatto.
Rovi Lucca è una delle collezioni che mi ha colpito di più. Brand fondato dal designer italiano Fabrizio Taliani e dal direttore artistico australiano (simpaticissimo e gentilissimo) Bradley Seymour, che si ispira ai giardini storici di Lucca; rivolgendosi al giardiniere, molto stiloso, che è in ognuno di noi!
CHAPAL Manifattura francese dal 1832, specializzata in abbigliamento e accessori in pelle molto lussuosi. Un know how che si rifà a tecniche secolari, una conceria interna all’azienda da più di duecento anni, assicura alla collezione le migliori pelli.
Roy Robson, altro brand storico, nato nel 1922. Moderno ma anche profondamente ancorato al passato quando questo significa qualità ed eleganza.
WINDSOR. Tessuti e tagli eccellenti fanno di questo marchio una garanzia, perché, soprattutto oggi, è importante acquistare con maggiore consapevolezza, scegliendo cose che durino nel tempo.
AMC ALDOMARIACAMILLO progetto che si fonde sull’incontro tra il Giappone e l’Italia Hirofumi Kurino (HUMANOS) e il designer Aldo Maria Camillo. Una capsula bellissima.
PUBLIC SERV-CE moda e uniformi di servizio, trasformando l’ordinario in straordinario, il casual in lusso.
COOPETTERBROS brand con base a Los Angeles, caratterizzato da stampe giapponesi un pò retrò, romantiche ma anche ludiche. Tagli comodi e unisex. Mi è piaciuto tantissimo.
X brand nato come un ecosistema culturale, che fonde streetwear e fashion. Le menti creative sono due fratelli parigini. X è un viaggio spaziale.
Fay Archive, una collezione che riscopre il pezzi iconici che hanno fatto grande questo brand, sottolineando l’attitudine workwear e l’inconfondibile Italian style.
Il tema di questa stagione invernale è Pitti Time, ovvero il tempo percepito, reale, virtuale, inconquistabile, qualcosa che scorre ineluttabile dal passato al futuro.
“Non esiste un tempo comune a diversi luoghi, ma non esiste neppure un tempo unico in un singolo luogo” è l’insegnamento di Carlo Rovelli, fisico teorico, autore de “L’ordine del tempo”, saggio a cui si è ispirata Liliana Cavani per l’omonimo film.
Vi do appuntamento nei prossimi giorni con la seconda parte.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Mi piace sempre venire al Pitti, quest’anno poi mi è sembrata un’edizione stimolante e ricca di cose.. La moda è importante, per Firenze e per l’Italia tutta , tu fai un ottimo lavoro a promuoverla!
Ho trovato una marea di informazioni utili in questo articolo. Mille grazie!