“Naturina” di Beatrice Brandini
Un magnifico esemplare della famiglia dei tucani
Ci sono voluti più di quattro anni ma finalmente il 22 febbraio riapre uno dei musei più amati dai fiorentini e dai turisti di tutto il mondo, un museo antico, inaugurato quasi 250 anni fa, il Museo delle Specola.
Leone al Museo della Specola
Collezione di farfalle al Museo della Specola
È stato un lungo progetto di riqualificazione che ha portato un ampliamento dell’area espositiva, la restaurazione di alcune opere e l’esposizione di altre mai presentate fino ad oggi, rimaste anni nei magazzini. Le due ali del museo completamente nuove sono dedicate alla mineralogia e alla cero-plastica con alcune straordinarie cere botaniche.
Koala al Museo della Specola
Atro esemplare della famiglia dei tucani
Il Museo della Specola nasce il 21 febbraio del 1775 su iniziativa del granduca Pietro Leopoldo, come museo scientifico, con il meraviglioso intento di illustrare la bellezza della natura nella sua totalità e completezza, dalla Terra al Cielo, all’essere umano.
Esemplari di pesci palla
Pesce istrice
Oltre ai ceroplasti (la più grande collezione al mondo di cere anatomiche settecentesche) il percorso di questo museo si snoda tra una vastissima collezione zoologica (oltre tre milioni e mezzo di esemplari, di cui 500 visibili al pubblico); il Salone degli Scheletri (collezione osteologica, con 3.000 reperti, una delle più grandi d’Italia); la Tribuna di Galileo (un esempio di architettura neoclassica, costruita nel 1841, con oggetti appartenuti al celebre scienziato); il Torrino astronomico di fine settecento, un osservatorio astronomico, ed infine l’allestimento Mineraliter. Pietre mirabili tra Medici e Natura, una selezione di pietre lavorate appartenute alla famiglia Medici.
Uccello becco a scarpa
Pesce luna
Già nella seconda metà del Settecento i maestri ceroplasti lavoravano la cera per riprodurre figure intere, parti anatomiche e altri modelli a partire da un calco in gesso. Era un lavoro molto delicato e artistico in quanto una volta fusa la cera venivano aggiunti i coloranti e la polvere d’oro per ottenere colori più verosimili possibile all’anatomia umana. L’obbiettivo, molto avanti per l’epoca, era quello di illustrare l’anatomia del corpo, fornendo una base didattica – scientifica, senza dover utilizzare i cadaveri.
Cera anatomica corpo umano
Scheletro
Ci sono stata quando ero piccola e poi ci ho portato mio figlio, rimanendo, entrambe le volte, a bocca aperta; io, che non amo nemmeno particolarmente la scienza e certi animali “esotici” (sono proprio terrorizzata), qui ho ammirato cose bellissime e sensazionali (si, questo è il termine più adatto), che non avevo mai visto nemmeno nei film (Notte al Museo, docet). Consiglio pertanto di visitarlo a tutti almeno una volta, e probabilmente non vi basterà.
Overview di una sala del Museo della Specola di Firenze
Buona vita tutti!
Beatrice
Grazie, da fiorentino sono felicissimo di leggere questa notizia; non mi sembra che sia stata pubblicizzata molto, pertanto la ringrazio, come di consueto, poiché seguirla mi informa sempre su molte cose.
Vittorio