Foto di Richard Avedon, 1950
“Dovima” di Beatrice Brandini
A Roma, presso la Gogosian Gallery , c’è una bellissima mostra dedicata ad uno degli artisti più influenti e bravi del Novecento: “Avedon: Beyond Beauty”
Richard Avedon fotografava soprattutto donne, ma i suoi ritratti non colgono solo bellezza e glamour, le sue donne sono intense, originali, ribelli, curiose, non convenzionali…. e sempre sicure di se.
Foto Richard Avedon “Dovima with Elephants”, 1955
Foto Richard Avedon, 1955
Foto Richard Avedon, Diana Vreeland, Dovima e Avedon
Anche le sue “location” erano irriverenti, portava infatti le sue modelle al luna park (da qui gli scatti più belli di tutti i tempi con “Dovima with Elephants” vestita Dior, per me la foto “di moda” per antonomasia), oppure fra le suore di un collegio., rifiutando impostazioni rigide e cliché.
Audrey Hepburn fotografata a Chez Maxim nel 1959, foto Richard Avedon
Mia Farrow ritratta da Richard Avedon, 1966
Twiggy fotografata da Richard Avedon, 1967
Veruschka, 1967, foto Richard Avedon
L’esposizione alla Gogosian presenta un’ampia selezione di fotografie di moda e di ritratti, da Coco Chanel a Jacqueline Kennedy, da i Rolling Stone a Audrey Hepburn. Copertine e redazionali di Harper’s Bazaar, Vogue e The New Yorker. Ma sono i ritratti ciò che forse lo caratterizza più di ogni altra cosa, poiché difficilmente resti indifferente davanti ad essi. I volti hanno sempre espressioni intime ma sfuggenti, ironiche ma malinconiche; probabilmente questa alchimia nasceva grazie alla fiducia che i soggetti nutrivano nei confronti del grande fotografo, diventandone complici.
Elizabeth Taylor fotografata da Richard Avedon nel 1964
Gloria Vanderbilt fotografata da Richard Avedon nel 1953. Jean Shrimpton fotografata nel 1965
Le immagini di Avedon hanno stabilito nuovi codici artistici ed espressivi, nella moda sono un insieme di arte, design e coreografia, protagoniste modelle bellissime ma sempre ricche di personalità, sfidando i canoni di bellezza e di gusto più convenzionali (considerando che esordì nella metà degli anni ’40). I ritratti, invece, sono per me denuncia e testimonianza sociale, perché non è necessario fotografare il degrado o la cronaca più estrema per provare e cogliere l’idea della solitudine, della mortalità o della sofferenza.
“Nastassja Kinski and the serpent”, 1981 foto di Richard Avedon
Richard Avedon era convinto che attraverso una fotografia si poteva evocare la personalità del soggetto, considerando tutto ciò che ne faceva parte (coreografia, abbigliamento, pose..) caratteristiche fondamentali per l’immagine stessa.
Foto di Richard Avedon, 1955
“Dovima con levriero Sacha”, foto di Richard Avedon, 1955
Dovima, foto di Richard Avedon, 1957
Sono importanti perché “rivoluzionarie”, nonché molto belle, le foto commissionate da Harper’s Bazaar fra il 1947 e il 1957, scattate “en plein air” (in esterno) per le vie parigine, dove le modelle sono FINALMENTE LIBERE e per questo SPONTANEE.
Campagna pubblicitaria Versace, 1993, foto Richard Avedon
Autoritratto di Richard Avedon
Grazie Avedon per averci regalato foto meravigliose e sempre AUTENTICHE.
Buona vita a tutti!
Beatrice
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