Ritorni. Da Modigliani a Morandi @MUSEO NOVECENTO

Amedeo Modigliani: L’Auto-Portrait (Autoritratto), 1919.  MAC USP Museum de Arte Contemporânea da USP

Lulù di Beatrice Brandini

Dal 23 marzo al 15 settembre sarà possibile ammirare l’unico Autoritratto dipinto da Amedeo Modigliani, fra le opere più preziose e valutate al mondo, in occasione della mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi, che vede unite per la prima volta diciannove opere dei più grandi maestri del novecento italiano appartenute ad Alberto Della Ragione.

Carlo Carrà: La Camera Incantata, 1917. Pinacoteca di Brera 

L’esposizione al Museo Novecento, ideata da Sergio Risaliti e curata da Eva Francioli, Chiara Toti e dallo stesso Risaliti, celebra i dieci anni dall’inaugurazione del museo, ospitando questa importante mostra dedicata alla storia di una delle sue raccolte più pregiate: la Collezione Alberto Della Ragione.

Renato Guttuso: Crocifissione, 1940-41 Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Renato Guttuso: Donna alla finestra, 1942. Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto

Durante la conferenza stampa ho carpito la grande emozione di tutti i curatori della mostra, in primis di Risaliti visibilmente commosso, per avere a Firenze (in realtà si tratta di un ritorno), uno dei dipinti più importanti del novecento. L’unico autoritratto dipinto da Modigliani che non si vedeva in Italia dal lontano 1946 ed eccezionalmente prestato dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di San Paolo in Brasile. 

Pietro Marussig: Donna con garofano, 1925. Collezione Privata

Renato Birolli: Nudo dal velo nero, 1941. Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea

Il dipinto torna dopo ottanta anni dalla sua uscita dalla Raccolta Della Ragione, acquistato dall’ingegnere nel 1938 , fu molto probabilmente rivenduto nel 1944. Una decisione molto sofferta per l’ingegnere navale che nell’agosto dello stesso anno confidava a Birolli le motivazioni che lo avevano indotto a compiere quel passo doloroso.  “Circa la cessione del Modigliani – scriveva Della Ragione – sono sicuro anch’io che mi pentirò, ma è proprio questa certezza che nobilita il sacrificio fatto non per me ma per coloro i quali hanno diritto di poter contare su di me checché avvenga. Fu infatti grazie a questa vendita che Della Ragione recuperò le risorse necessarie per sostenere altri artisti più giovani, sperimentali e sicuramente da soli, senza possibilità di emergere.

Massimo Campigli: Donne e cavalli: Le amazzoni, 1928. Deposito a lungo termine presso Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna – Fondazione Musei Civici di Venezia

Amedeo Modigliani: L’Auto-Portrait (Autoritratto), 1919.  MAC USP Museum de Arte Contemporânea da USP

Le opere esposte sono tutte di eccezionale prestigio, ognuna di esse meriterebbe una sala specifica e un manuale di storia dell’arte allegato, come La Camera Incantata di Carlo Carrà, in prestito dall’Accademia di Brera, o la grande Crocifissione di Renato Guttuso, in prestito dalla Gnam, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma.

Momento della conferenza stampa con le curatrici Chiara Toti e Eva Francioli, la vice sindaca Alessia Bettini e il direttore del Museo Novecento Sergio Risaliti 

Alessia Bettini con Sergio Risaliti

È davvero unico il nucleo di capolavori che il Museo Novecento riunisce della mostra Ritorni. Da Modigliani a Morandi: veri capisaldi dell’arte italiana della prima metà del XX secolo, tutti appartenuti un tempo ad Alberto Della Ragione, fondamentali per mettere a fuoco quel sistema di valori estetici ed etici da lui promosso con forza e generosità. Collezionista raffinato, fu tra i primi a dedicarsi negli anni Trenta del XX secolo all’acquisto di opere di arte moderna, contribuendo al rinnovamento del gusto degli italiani ancora fermo alla pittura dell’Ottocento…. Chiara Toti, curatrice della mostra.

Carlo Carrà: Il lago (O lago), 1929. MAC USP Museum de Arte Contemporânea da USP

Ardengo Soffici: Natura morta con ventaglio, 1915. MAC USP Museum de Arte Contemporânea da USP

Il Museo Novecento in questi anni ha allestito mostre bellissime, nell’ultimo periodo si sono susseguite esposizioni che hanno celebrato l’arte moderna e contemporanea, regalando alla città di Firenze prestigio, autorevolezza e credibilità. Si, poiché fino a pochi anni fa fuori dal capoluogo toscano, e onestamente forse proprio a causa degli stessi fiorentini, Firenze ha vissuto, adagiandosi, del suo prestigioso passato, evolvendosi troppo lentamente. Ho vissuto a Milano e per lavoro, ho viaggiato molto, in nessuna capitale europea ho visto tale turnover di esposizioni così importanti; opere, istallazioni, sculture, quadri…, di diversi e così significativi artisti. Grazie Museo Novecento per aver donato a Firenze questo luogo magico che prima di voi non c’era, sono sicura  che in futuro ci regalerà ancora moltissime emozioni.

Uno scorcio della mostra.  Courtesy Museo Novecento

Buona vita a tutti!

Beatrice

 

Un commento su “Ritorni. Da Modigliani a Morandi @MUSEO NOVECENTO

  1. Ma che meraviglia Modigliani e soprattutto il suo autoritratto, pur amandolo moltissimo, non sapevo che ne avesse fatto uno. Andrò sicuramente a visitarla.

    Grazie

    Ludovico Marotti

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