Banner della mostra EXHIBITIONISM
“Marianne” di Beatrice Brandini
Una galleria importante come la Saatchi di Londra ospita una mostra su una band musicale. Si, sono i Rolling Stones, forse la più famosa band musicale (perlopiù ancora in attività), ma l’evento testimonia come la musica (ma anche il cinema, la moda, i fumetti…), sia un’importante espressione artistica e come essa influenzi usi e costumi della società.
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Ci sono voluti tre anni per raccogliere, preparare ed allestire tutto il materiale (500 oggetti fra dischi, strumenti, costumi di scena, disegni, diari e molto altro), di quella che sembrerebbe davvero una mostra “epocale” (soprattutto per “l’argomento” trattato), il racconto di oltre cinquant’anni che ha cambiato la storia della musica, del rock’n roll e non solo.
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Dopo Londra la mostra “Exhibitionism” toccherà altre 11 città per una durata complessiva di 4 anni.
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Immagini dell’inaugurazione della mostra “Exhibitionism”
L’esposizione ripercorre fedelmente tutte le tappe e le fasi della band, dalla ricostruzione del deprecabile appartamento di Chelsea (“un porcile disgustoso”, così definito da Jagger), condiviso da Richard, Jones e appunto Jagger, alle chitarre utilizzate per gli spettacoli in giro per il mondo, ai video del gruppo, al celeberrimo logo con la bocca con la linguaccia (uno dei loghi più famosi al mondo) che la mostra rileva essere stato ispirato da un’immagine della dea indù Kali.
Allestimento fuori della Saatchi Gallery di Londra per la mostra “Exhibitionism”
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Immagini della mostra “Exhibitionism”
Tuttavia è davvero interessante scoprire come questa band abbia sempre collaborato con artisti importanti, fra tutti Andy Warhol (arte), Martin Scorsese (cinema), Ossie Clark (moda), David Bailey (fotografia), permettendo anche a chi non è proprio un fan dei Rolling Stones, di capire, o scoprire, la metà del secolo scorso, perché, come ha dichiarato proprio Martin Scorsese, “ I Rolling Stones sono parte della vita di tutti noi”.
I Rolling Stones fotografati da Annie Leibovitz
Mick Jagger in alcuni fotogrammi del 1965 in Florida
Alcune copertine di album dei Rolling Stones
Alcune copertine di album dei Rolling Stones
Alcune copertine di album dei Rolling Stones
Io credo che la notorietà e la forza dei Rolling Stones, aldilà dell’indiscutibile talento, sia stata anche la capacità di reinventarsi non dando niente per scontato. Dalla musica pop, alle cover degli esordi, all’acid rock, al blues, al rock più puro e “cattivo”. Inoltre, in un momento in cui i Beatles dominavano la scena, con stormi di complessi che cercavano di scimmiottarli per bissare il loro successo, i Rolling Stones hanno sempre deciso di stare dalla parte opposta, con la loro musica, con i loro “costumi” decisamente meno “mainstream”.
Moves Like Jagger…. di Beatrice Brandini
Immagini dell’inaugurazione della mostra “Exhibitionism”. Charlie Watts, Keith Richards, Mick Jagger e Ronnie Wood
Continua l’inarrestabile cammino delle pietre rotolanti (Rolling Stones) che ancora oggi travolgono il mondo con la loro musica.
Lunga vita ai Rolling Stones e a tutti quelli che, con il loro talento, lasciano un segno tangibile anche per noi.
Buona vita a tutti!
Beatrice
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