Nastassja Kinski, foto di Richard Avedon, 1981
“Cleopatra” di Beatrice Brandini
Nel bellissimo Palazzo Braschi di Roma (magnifici saloni dai raffinati stucchi di gusto neoclassico), c’è un’interessante mostra promossa da Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ideata e realizzata da Bulgari: “SerpentiForm – Arte, Gioielleria, Design”. Esposizione dedicata alle molteplici forme creative che il serpente ha assunto in campo artistico, dall’antichità ai nostri giorni. Ho raccolto alcune immagini della mostra, aggiungendone altre che trovo da sempre molto interessanti.
Bulgari Bracciale-orologio, 1960
Bulgari bracciale-orologio, 1968
Bulgari collier, 1969
Tappeto di Fornasetti “Amiamo il serpente”
Joana Vasconcelos “Pantelmina#3”, 2001
Fortunato Depero “Quattro serpenti”, 1925
E’ infatti già nell’antica Roma che i serpenti erano i protagonisti di monili, così come in Egitto, in Cina e in India. Portafortuna, assumevano di volta in volta poteri divini, di fertilità, di creazione o di immortalità.
Veruschka fotografata da Giampaolo Barbieri, Vogue Italia 1975
Veruschka fotografata da Michael Comte
Foto di Robert Mapplethorpe
Foto di David La Chapelle
Kate Moss fotografata da Mario Sorrenti,1997
Il serpente è nel nostro immaginario un simbolo, una figura leggendaria che ha assunto nei secoli molti significati. Emblema della tentazione, da Adamo ed Eva al Piccolo Principe; della metamorfosi che potrebbe essere la metafora di quella umana (cambia pelle dietro una grande sofferenza); del tradimento, con il suo veleno; dell’ineluttabilità, nel suo ciclo vitale rappresenta l’eternità e l’indistruttibilità della natura, ovvero quel concetto di base, spesso dimenticato, in cui nulla si crea e nulla si distrugge; della sessualità, alcune tribù lo venerano ancora come simbolo di fecondità, e spesso è tradotto come simbolo fallico…
Alexander Calder
Pouf di Niki the Saint Phalle, 1982
Scultura di Niki the Saint Phalle
Keith Haring
Keith Haring USA 19 – 82
Piero Dorazio “Serpente”, 1968
Bulgari ne ha fatto una sorta di talismano, timbro stilistico, caratterizzazione iconica della sua altissima gioielleria, trasformando i serpenti in flessuosi orologi-bracciale che, dagli anni quaranta ad oggi, hanno sempre contraddistinto le sue collezioni.
La bellissima collezione di Gucci collezione per la S/S 2016
Gucci collezione S/S 2016
Bellissime calzature di Giuseppe Zanotti
Dolce & Gabbana, S/S 2016
Roberto Cavalli
La mostra, oltre a presentare quei gioielli che tutti noi conosciamo, abbiamo sognato almeno una volta nella vita, o visto indossati da indimenticabili donne, evidenzia come il serpente abbia ispirato il lavoro di grandissimi artisti, attraverso la fotografia, la pittura, la moda o il design.
Raquel Zimmermann fotografata da Nick Knight
Kate Moss fotografata da Jurgen Teller
Lara Stone fotografata da Mert Alas & Marcus Piggott
L’allestimento sottolinea anche il rapporto costante che il serpente ha avuto da sempre con la moda, presenti infatti molte bellissime creazioni vintage, provenienti da archivi teatrali o da set cinematografici, in cui una parte di rilievo è dedicata ai costumi indossati da Elizabeth Taylor per il film Cleopatra del 1963.
Cintura Bulgari, 2010
Bracciale Serpente di Bulgari
Elizabeth Taylor nel film Cleopatra, 1963
Costumi dal film Cleopatra in mostra
Scorci dei magnifici gioielli di Bulgari ispirati al serpente
Personalmente sono terrorizzata dai serpenti, tuttavia riconosco che sia una delle forme e iconografie più belle che possiamo prendere dalla natura e far diventare accessori, stampe, fantasie o magici dettagli.
Splendide foto di Guido Mocafico
E’ davvero una bella mostra da vedere, in cui arte, moda e magnifica gioielleria si fondono e completano, un ispirazione per creativi o solo per curiosi amanti del bello.
“Snakes Mood” by Beatrice Brandini
“Snakes Mood” by Beatrice Brandini
Eva di Beatrice Brandini
Blouson di Valentino, 1971
Buona vita a tutti!
Beatrice
I love it! Good job, great post.