Sonia Delaunay nel suo Atelier
“IRINA” di Beatrice Brandini
I colori e le forme dell’immaginazione prendono vita, rivoluzionando arte, moda e costume del Novecento.
Sonia Delaunay, Sleeping Girl 1907
Sonia Terk Delaunay nasce nel 1885 in un piccolo paese dell’ Ucraina, a cinque anni viene adottata da un ricco zio che la porterà a San Pietroburgo. Dopo aver frequentato l’Accademia delle Belle Arti si trasferisce a Parigi dove, grazie ad un marito gallerista e collezionista, conoscerà artisti del calibro di Picasso, Braque, Vlaminck. Parigi sarà un’ispirazione costante, grazie a opere di Gauguin, Van Gogh e il movimento dei Fauves.
Sonia Delaunay, Eletric Prism 1914
Tuttavia l’incontro più importante della sua vita sarà con Robert Delaunay, per lui divorzierà, si risposerà e si trasferirà in una casa atelier dove insieme sperimenteranno nuove forme artistiche, frequenteranno famosi artisti, poeti ed intellettuali dell’epoca, dando vita ad una nuova corrente astratta: l’Orfismo. Termine usato per la prima volta da Guillaume Apollinarire in occasione di una mostra di Robert Delaunay, con il quale si voleva evidenziare e distinguere il nascente movimento della pittura contemporanea che valorizzava l’uso del colore nella composizione pittorica. In poche parole il colore diventa il soggetto.
Sonia Delaunay, Abstract Diagonal Composition 1925
E’ stata una delle prime artiste ad esprimersi attraverso la grafica, l’arredamento, la pubblicità, l’illustrazione, la moda.
Creazioni di S. Delaunay, 1925 Proposte Beach 1928
La prima opera d’arte astratta della Delaunay è un copriletto patchwork realizzato per il figlio Charles, ispirandosi ai manufatti delle contadine del villaggio in cui era nata. Con lo stesso concetto sono realizzate le opere “abiti simultanei”, tele composte con figure geometriche, rettangoli, rombi, cerchi, usando una tavolozza di colori puri e in contrasto fra loro. Le forme sono volutamente semplici perché l’artista vuole evidenziare geometrie e colori.
Sonia Delaunay, Petite Automne 1938 “PAULINA” di Beatrice Brandini
Progetta tessuti, abiti, tendaggi realizzando sempre dei bozzetti preparatori.
Bozzetti Sonia Delaunay
Nel 1917 si dedicherà anche al teatro, disegnando costumi per il balletto. Collaborerà con il grande coreografo russo Diaghilev. Nel 1925 le sue opere ricevono un grande successo all’Esposizione internazionale delle arti decorative a Parigi. Questa è una sorta di consacrazione in cui donne del calibro di Gloria Swanson e Nancy Cunard diventeranno sue clienti.
Vogue 1925, abito Delaunay illustrazione George Lepape
Sempre in quell’anno un suo completo è sulla copertina di Vogue con un illustrazione di George Lepape. Nel 1964 il Louvre le dedica una retrospettiva, ed è l’unica artista DONNA vivente ad avere avuto questo onore.
Bozzetto Delaunay Sfilata Celine 2012-13
Ho sempre amato questa artista, così moderna e all’avanguardia, soprattutto per l’impatto che ha avuto nella moda. Le sue sperimentazioni e le sue geometrie hanno influenzato la moda degli anni Venti, Trenta fino agli anni Sessanta. Ma ancora oggi ammirando l’archivio dei suoi tessuti, acquerelli, tempere, bozzetti, rimaniamo stupefatti e affascinati, definendo questi piccoli capolavori assolutamente senza tempo.
Ho un grande rimpianto perché alcuni anni fa ad un asta mi capitarono fra le mani dei suoi bozzetti che non acquistai, peccato, avrei potuto ammirare il tuo lavoro quotidianamente, le mie pareti e la mia vita sarebbero state sicuramente più belle grazie alla tua “opera”.
Interpretazioni “moderne” dell’estetica Delaunay, schizzi di Beatrice Brandini
Indomita, generosa, istintiva, pioniera dell’astrattismo e del buon gusto, arrivederci altra donna indimenticabile!
Buona vita a tutti!
Beatrice
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