Omaggio a Tina di Beatrice Brandini
Avevo già parlato della straordinaria Tina Modotti in un post del 2014 (https://www.beatricebrandini.it/tina-modotti-musa-e-artista-donna-straordinariamente-moderna/). Oggi a Rovigo la mostra più completa sulla sua opera, la prima più grande mai organizzata in Italia. Imperdibile!
Tina Modotti, Donna con bandiera, Messico 1928
A Palazzo Roverella sono in mostra più di 300 opere fra fotografie, filmati e documenti di Tina Modotti, dalle architetture alle nature morte, dai bambini alle donne, un’ artista che tanto ha influenzato la fotografia moderna, la moda, lo stile.
Tina Modotti, Bambino davanti ad un cactus, Messico 1928
Personalità molteplice e affascinante, attrice, modella, e finalmente fotografa, Tina Modotti nasce a Udine, si trasferisce a Hollywood, per poi migrare in Messico, dove ebbe un ruolo di rilievo sia nel mondo artistico, sia in quello politico.
Tina Modotti all’inaugurazione della Escuela Libre de Agricultura Emiliano Zapata, Messico 1928
Per anni la sua figura fu dimenticata, fu riscoperta grazie ad una mostra monografica al Moma di New York nel 1977. Da quel momento la sua immagine, artistica e intellettuale, è diventata di culto.
Allestimento della mostra Tina Modotti l’opera
Palazzo Roverella diventa il palcoscenico perfetto per celebrarla, con filmati rari, fotografie che ritraggono lei stessa come modella da alcuni dei più grandi fotografi dell’epoca, oggetti, riviste, scritti…Un modo per onorare l’intera opera della Modotti.
Tina Modotti, davanti ad alcune sue opere nella mostra del 1929 a Città del Messico
Si parte dalla ricostruzione dell’unica mostra da lei realizzata in prima persona a Città del Messico, nel 1929, delle sessanta opere allora esposte, oltre quaranta sono presenti in mostra. Ma sI potrà anche assistere alla proiezione dell’unico film sopravvissuto, dei tre girati nel suo periodo hollywoodiano, Tiger’s coat (Pelle di tigre del 1920), ritrovato e restaurato grazie a Cinemazero e alla Cineteca del Friuli.
Locandina della mostra
La mostra, curata da Riccardo Costantini, sarà aperta fino al 28 gennaio 2024.
Tina Modotti fotografata da Edward Weston
Era una donna moderna Tina Modotti, una donna libera ed indipendente, che tanto si è battuta per i diritti sociali come l’educazione o la condizione degli ultimi, temi profondamente moderni. Temi che non smetteranno mai di essere attuali.
Buona vita a tutti!
Beatrice
Abito a Roma ma andrò a Rovigo per vedere questa mostra. Non ne hanno parlato molto, grazie per averlo fatto tu. Sono innamorata di Tina Modotti, un’altra straordinaria artista non capita.
Credo che molti fotografi di oggi abbiano attinto da questa grande artista.
Ci lamentiamo della condizione femminile, ma pensiamo cosa significava essere donna solo alcuni decenni fa. Tina Modotti, come Frida Kahlo, hanno cercato di rivoluzionare la figura dell’artista e, conseguentemente, anche quella della donna.
Vittoria